Welfare e denatalità, a Spello summit di Acacia Group con le imprese umbre

1549

Incontro per analizzare le nuove sfide imprenditoriali e le misure necessarie per farvi fronte – Incontro preparatorio all’Economic Challenge 2023 di Assisi, evento nazionale su temi economici

   

Prosegue la marcia di avvicinamento dell’osservatorio economico perugino Acacia Group verso l’Economic Challenge 2023, l’evento umbro di rilevanza nazionale durante il quale i mondi dell’impresa, della finanza e della politica si incontrano e confrontano sui temi economici e imprenditoriali di più stretta attualità. In quest’ottica, giovedì 20 aprile al centro ricevimenti Chiesa Tonda di Spello, l’amministratore di Acacia Group, Francesco Pace, ha dato vita a una serata dedicata ai temi del welfare, dell’inclusione e della denatalità, a cui hanno preso parte decine di imprenditori umbri.

“Queste tematiche – ha spiegato Pace – sono una tappa obbligata del nostro percorso poiché saranno poi approfondite ulteriormente il 28 e 29 settembre ad Assisi in occasione dei lavori dell’Economic Challenge 2023. Nei prossimi appuntamenti parleremo ancora di economia dei territori o, ad esempio, di innovazione. In pratica, cominciamo a raccogliere le opinioni e il sentiment delle imprese su argomenti cruciali che poi analizzeremo a pieno nella sessione di settembre”.

Tra i partner del progetto anche la società di consulenza WeAreTeam che si occupa di gestione del risparmio:

“Quelle che affrontiamo oggi sono tematiche trasversali – ha fatto notare il consulente finanziario Tiziano Sordini –. Toccano, infatti, sia la sfera dell’impresa, che vede sempre più invecchiare la propria forza lavoro e deve quindi organizzarsi per trovare nuove persone e nuove competenze, sia la parte assicurativa, ma anche quella finanziaria. L’invecchiamento della popolazione, con tutto ciò che comporta a livello di sostenibilità del welfare statale e del sistema previdenziale, ci porta a fare scelte di investimento diverse. Come consulenti patrimoniali dobbiamo essere bravi nel consigliare i nostri clienti affinché abbiano le risorse necessarie per fronteggiare questi deficit”.

Tra i vari relatori, coordinati dal giornalista Giacomo Marinelli Andreoli, sono intervenuti Serena Guidotti, della direzione Life & Health di UnipolSai e UniSalute, che ha illustrato i nuovi interventi di welfare aziendale che la sua società può mettere in campo a sostegno delle imprese e a favore dei loro dipendenti, e il senatore Franco Zaffini che, in qualità di presidente della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, ha spiegato le strategie e le politiche del governo in questo campo. In particolare, Zaffini ha ricordato l’approvazione del Ddl Anziani, il disegno di legge cioè che disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche a favore degli anziani non autosufficienti.

“L’idea di fondo – ha detto Zaffini – è deinstituzionalizzare l’anziano. Per parecchi anni, pensando di modernizzare la nostra società, abbiamo considerato l’anziano come un qualcosa che, arrivato a una certa età, esce dalla sua famiglia e dal mondo di lavoro, va in un istituto e lì completa il suo ciclo di vita. La nostra idea è, invece, quella di lasciare l’anziano nella sua famiglia e nel suo ambiente, fornendogli però tutti i servizi necessari attraverso un nuovo sistema di welfare”.

“Il benessere – ha sottolineato Guidotti – non è legato soltanto al work life balance, cioè l’equilibrio tra vita privata e lavoro. Per un’azienda riguarda il prendersi cura dei propri dipendenti andando a inserire, con un regolamento aziendale, tutte quelle che possono essere le offerte legate a salute, protezione dai rischi e aumento del reddito. Noi, ad esempio, andiamo con i nostri agenti in affiancamento alle aziende, facendo una consulenza mirata in base alle necessità: gestire un turn over, un aumento del reddito o un’integrativa sanitaria. Un lavoratore che si trova bene nel proprio posto di lavoro genera anche maggiore produttività”.

A portare una testimonianza in questo senso, l’imprenditore Giuliano Martinelli, titolare della Giuliano Tartufi:

“Un lavoratore che vive le ore in cui è al lavoro in maniera tranquilla produce di più. Oltre a questo, avere un adeguato welfare aziendale è fondamentale in questo mercato del lavoro caratterizzato da carenza di personale qualificato. Coccolare un dipendente in gamba, dando a lui e alla sua famiglia servizi, qualità della vita, sostegno fisico, morale ed economico è indispensabile per legarlo all’azienda e non farlo allontanare”.