“Verificare l’applicazione delle disposizioni ‘piano scuole fase tre’ rispetto modalità di gestione degli alunni entrati in contatto con positivi”

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“Verificare l’applicazione delle disposizioni ‘piano scuole fase tre’ rispetto modalità di gestione degli alunni entrati in contatto con positivi”. La nota del Consigliere regionale del PD, Simona Meloni

“Verificare la corretta applicazione delle disposizioni contenute all’interno del ‘Piano Scuole Fase Tre’ così come elaborato dalla Regione d’intesa con la Conferenza Unificata Stato-Regioni, in merito alle modalità di gestione degli alunni che sono entrati in contatto con casi risultati positivi al Covid-19”.

   

È quanto chiede, alla Giunta regionale, Simona Meloni (Pd-vicepresidente Assemblea legislativa).

“Sembrerebbe che in alcuni Istituti comprensivi l’isolamento fiduciario previsto dal piano operativo venga non rispettato, tanto che, a seguito di un primo tampone negativo, gli alunni continuerebbero a frequentare la scuola in attesa del secondo tampone previsto a distanza di 10 giorni. Se questa fattispecie corrispondesse al vero ciò costituirebbe una grave violazione delle disposizioni regionali che prevedono invece, nel caso della presenza di un alunno positivo, che tutti i contatti individuati siano sottoposti a tampone antigenico quantitativo (CLEIA) nel più breve tempo possibile (T0) e conseguentemente tutto il gruppo classe-sezione, compresi i collaboratori scolastici, se hanno svolto attività di assistenza sul bambino, dovrebbe essere posto in isolamento fiduciario fino all’esito del secondo tampone antigenico quantitativo (CLEIA) da effettuare dopo 10 giorni dal contatto a rischio. Tenuto conto del rischio concreto che si possano riaccendere focolai è di fondamentale importanza che si attivi un monitoraggio che accerti la corretta applicazione di norme operative indispensabili ad assicurare la corretta prosecuzione dell’anno scolastico, per troppe volte interrotto nella modalità in presenza”.

Inoltre, la Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace, ha avviato l’istruttoria sulla proposta di legge di Simona Meloni (Pd) inerente la ““Diffusione delle tecniche salvavita di disostruzione in età pediatrica e di rianimazione cardiopolmonare e di primo soccorso”.

“L’obiettivo – ha spiegato Meloni – è quello di impegnare la Regione, nell’ambito della prevenzione primaria, a promuovere la massima diffusione della conoscenza delle tecniche salvavita, quali, appunto, la disostruzione delle vie aeree in età pediatrica, al fine di prevenire il soffocamento accidentale e la rianimazione cardiopolmonare secondo gli specifici protocolli Bls (Basic life support) e Bls-d (Basic life support and defibrillation, supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione). Un tema questo che era nella X Legislatura stato oggetto di un analogo progetto di legge promosso dalla consigliera del PD, Carla Casciari. I destinatari delle misure saranno le famiglie dei minori nonché il personale scolastico docente e non docente operante nel territorio regionale presso i servizi socio-educativi per la prima infanzia, le scuole dell’infanzia e le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Anche agli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado saranno destinatari di specifici corsi. Al fine di rendere queste tecniche sempre più conosciute e maggiormente diffuse tra la popolazione la proposta di legge prevede che la Regione attivi inoltre delle campagne di comunicazione sulla materia oltre alla promozione di specifici protocolli o intese, percorsi formativi ed informativi sulle tecniche salvavita, rivolte, in particolare, al personale docente e non docente e alle stesse famiglie. I corsi di formazione dovranno essere tenuti presso centri di formazione accreditati che svolgano corsi di primo soccorso Bls e Bls-d. Prevista inoltre una specifica premialità rispetto ai criteri relativi ai bandi e nell’erogazione di contributi a favore dei soggetti che gestiscono servizi socio-educativi per la prima infanzia, o scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, che realizzeranno percorsi informativi e formativi sulle tecniche salvavita previste dalla legge”.