“Un tavolo tecnico con Regione, Anas e Comuni interessati”

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“Un tavolo tecnico con Regione, Anas e Comuni interessati”. Su ‘nodino’ di Perugia audizione in seconda Commissione di amministratori locali di Perugia e Torgiano

“Porre la giusta attenzione alle istanze e alle sollecitazioni dei territori. Necessario un maggiore coinvolgimento delle Amministrazioni comunali. Prevedere una più ampia partecipazione attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico con Anas, Regione e Comuni”.

   

È quanto emerso oggi, in Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, dall’audizione dell’assessore ai Lavori pubblici ed Ambiente del Comune di Perugia, Otello Numerini e dal sindaco di Torgiano, Eridano Liberti relativamente alla realizzazione della prima parte del ‘Nodo di Perugia’, il cosidetto ‘Nodino’. La questione è già da alcune settimane all’attenzione della Seconda Commissione a seguito della presentazione di una petizione da parte dell’associazione ‘Colle della strada’ i cui rappresentanti insieme a quelli di Italianostra e dell’Anas sono stati già ascoltati in Commissione lo scorso mese di marzo (https://tinyurl.com/4jzssev9) Sul progetto , che prevede un nuovo collegamento stradale, adiacente alla E45, tra le località di Collestrada, Ponte San Giovanni, Madonna del Piano e Corciano, l’assessore Numerini ha invitato tutti ad affrontare il tema tenendo conto di un duplice aspetto: il metodo ed il merito. Rispetto al metodo ha sottolineato che

“il Comune di Perugia assegna grandissima importanza al coinvolgimento della cittadinanza, delle associazioni e delle Amministrazioni comunali. Auspico un’ampia partecipazione nelle forme opportune e l’istituzione di un tavolo tecnico con Anas, Regione e Comuni interessati dal progetto. Preoccupa, invece, l’impatto dell’infrastruttura sul patrimonio ambientale. La soluzione del ‘nodino’ porta da un lato i benefici per la viabilità di passaggio, ma non ha ricadute sulla criticità maggiore che interessa l’intersezione tra la E45 e la RA6 verso Perugia, oltre all’intersezione Collestrada tra l’asse Assisi, Foligno e quello che scende da Cesena”.

Il sindaco di Torgiano, Liberti ha ribadito che

“il progetto del mini nodo non risolve alcun problema e sicuramente non quello che riguarda Perugia. Dovrebbe rappresentare al massimo uno sgravio del traffico che non supera il 20 per cento. Per noi il progetto non è attuabile anche perché danneggia fortemente il nostro territorio prettamente agricolo. Il progetto originario del ‘nodo’ era molto più ampio e poteva realmente risolvere molti problemi. Il Consiglio comunale di Torgiano ha espresso parere negativo su quest’opera”.

Alla riunione ha preso parte anche il direttore regionale Stefano Nodessi che dopo aver ricordato che il ‘nodino’ è previsto nel Piano regionale dei trasporti 2014-2024, quindi vigente, e che l’intervento, nel documento, viene ritenuto prioritario, ha definito le proposte emerse dagli amministratori comunali “di buon senso” considerando positivamente l’istituzione di una commissione tecnica. Nodessi ha tuttavia rimarcato la necessità di decidere velocemente per non rischiare di perdere i fondi previsti o che possano essere stornati in altre direzioni. Il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd), che ha preso parte alla riunione, dopo aver annunciato che porterà la questione ‘nodino’ all’interno della discussione della prossima seduta dell’Assemblea legislativa con uno specifico atto di indirizzo, ha rimarcato la necessità di approfondire il progetto per capire se esistono alternative più funzionali. Bori ha quindi osservato che

“su un’opera come questa, con forte impatto ambientale, va prevista la partecipazione della popolazione interessata. Il Consiglio comunale di Perugia ha preso una decisione unanime che condivido pienamente e la Giunta regionale non può trattare il Comune come invece ha fatto”.

Anche per il consigliere regionale Eugenio Rondini (Lega) si tratta di

“un tema complicato dove è mancata l’informazione ed il coinvolgimento dei Sindaci che rappresentano le istanze dei cittadini e della propria comunità. Bene la possibilità di un tavolo tecnico istituzionale”.

Il presidente Mancini, anche alla luce delle audizioni svolte ha sottolineato la necessità di dare luogo a specifici approfondimenti del progetto che ha definito “non convincente”. Ha poi ricordato che trattandosi di una petizione popolare, la Commissione e l’Aula sono chiamate ad esprimere il proprio voto.