“Una deformazione che si estende per un’area di circa 130 chilometri quadrati, con uno spostamento massimo di almeno 70 cm localizzato nei pressi di Castelluccio” è stata rilevata, spiega Riccardo Lanari, direttore del Cnr-Irea, da una analisi delle immagini radar della costellazione Sentinel-1 sul terremoto del 30 ottobre che ha colpito le province di Macerata e e Perugia. Dopo quell’evento sismico, registrato domenica alle ore 7:40 con magnitudo 6.5, sono stati localizzati complessivamente oltre 1.100 scosse, segnala l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Ma quella del primo novembre, avvertita alle 8:56 tra Marche e Umbria con epicentro tra i comuni di Acquacanina e Fiastra in provincia di Macerata, con magnitudo 4.8, è la più forte, dopo quella del 30 ottobre.