Terre dell’Olio e del Sagrantino, presentato lo stato di salute dell’Unione dei Comuni

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Ricerca sviluppata dal progetto Italiae del Dipartimento affari regionali e autonomie – La presidente Sabbatini e il dirigente Lasco: “Unione fondamentale per intercettare risorse”

   

Sono stati presentati alla biblioteca comunale di Castel Ritaldi i risultati del check up sullo ‘stato di salute’ dell’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino (TOS) realizzato dal team di progetto Italiae, iniziativa del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha l’obiettivo di supportare i processi di aggregazione e riorganizzazione territoriale. Sulla base di questa verifica, il team Italiae ha anche analizzato e illustrato le prospettive di sviluppo del territorio.

All’incontro è intervenuto Federico Lasco, dirigente del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie. Erano presenti la presidente dell’Unione TOS, Elisa Sabbatini, i sindaci e rappresentanti dei comuni associati, Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Montefalco e Trevi.

“Presentiamo i risultati di un lavoro di ricerca durato oltre un anno – ha spiegato Sabbatini –. Grazie al progetto Italiae abbiamo cercato di capire i punti di forza e le criticità della nostra Unione dei Comuni e come agire per realizzare al meglio l’associazione dei servizi, efficientarli e creando economie di scala con importanti riflessi per lo sviluppo sul territorio. Tutti obiettivi che una singola amministrazione da sola non può riuscire a portare avanti”.

“Il passaggio che questi territori stanno realizzando verso l’Unione dei Comuni è stato complesso, ma anche molto maturo – ha commentato Lasco –. L’Unione TOS è, infatti, oggi una struttura che ha i propri organi elettivi e in cui i sindaci si coordinano per scegliere il proprio presidente con un mandato biennale. Operazione che pone le basi di una strategia che si è già concretizzata in una serie di funzioni che sono state centralizzate, ma anche concreta nella capacità che ha dimostrato l’Unione di essere punto di convergenza delle risorse destinate ai territori, penso al digitale sul Pnrr, ma anche alla green community che questa Unione ha costruito, promosso e progettato, avendo anche il risultato positivo di essere finanziata”.

Su questo specifico punto, la presidente Sabbatini ha quindi ricordato che

“riuscire a intercettare i fondi è fondamentale. I 4 milioni di euro per la green comunity dell’Unione ci permettono, ad esempio, di mettere a terra nuove misure su energie rinnovabili, digitalizzazione e lavori pubblici. Un finanziamento come questo insieme agli altri che abbiamo ottenuto ci danno l’opportunità di crescere ancora”.

“Italiae – ha aggiunto a proposito Lasco – sarà al fianco dell’Unione in questo percorso di investimento e in questa sfida per rendere queste risorse capaci di sviluppo, ma anche per spenderle concretamente all’interno del tessuto economico del territorio”.

Tornando al report di Italiae sull’Unione TOS, tra i punti di forza si trovano: servizi in salute e ben presidiati; collaborazione tra uffici e, più in generale, tra uffici e amministratori; azioni puntuali di interesse e impatto positivo messe in campo da singoli Comuni (es. perequazioni catastali, collaborazione con associazioni, investimenti specifici su cultura e turismo). Le criticità rilevate sono invece: bassa specializzazione del personale; frequente turnover e bassa attrattività; tempo richiesto dalle sostituzioni; competenze su temi specifici (es. rendicontazione Pnrr); mancanza di presidio su alcuni ambiti più di nicchia come le politiche giovanili; focus su amministrazione ordinaria e carico burocratico per cui ne risente la programmazione.