Venerdì a Perugia centinaia di studenti sono scesi in piazza a rivendicare una prova d’esame corretta e costruita sulla base delle difficoltà affrontate in pandemia
“Venerdì mattina centinaia di studenti hanno sfilato per le strade delle città, costruendo poi un momento di dibattito per ridisegnare un esame a misura di studente, tarato sulle difficoltà vissute durante questi duri anni di didattica a distanza” dichiara Giorgio Tropeoli, dell’Unione degli Studenti Umbria.
“Quello di oggi è stato un forte segnale da parte di tutta la comunità studentesca alle istituzioni- aggiunge Enea Spilla, rappresentante del Liceo Artistico Bernardino Di Betto- Abbiamo dimostrato come gli studenti siano ancora disposti a riprendersi la parola quando gli viene tolta, senza farsi spaventare dalla repressione e dai gravissimi episodi di violenza avvenuti in tutta Italia nelle scorse settimane”.
“Ora vogliamo che il ministero ci ascolti, ma la mobilitazione non si ferma- conclude Spilla- inizia un periodo di mobilitazione costante per riprenderci la parola sull’esame, sul nostro futuro, le nostre scuole e le nostre città”.