Strasimeno 2018, trionfo per Carmine Buccilli sotto la pioggia

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Strasimeno 2018, trionfo per Carmine Buccilli sotto la pioggia. Tra le donne si conferma vincitrice l’umbra Silvia Tamburi, 2 mila gli atleti partecipanti

   

Il volto è tirato e i muscoli delle gambe fanno fatica a tenerlo ancora in piedi dopo un così estremo impegno, ma Carmine Buccilli, pur non riuscendo a battere il suo precedente record, ce l’ha fatta di nuovo. L’atleta frusinate è riuscito, infatti, anche quest’anno, a tagliare per primo il traguardo della Strasimeno, l’ultramaratona del parco del lago Trasimeno alla sua 17^ edizione. Tre ore, 35 minuti e 6 secondi il tempo impiegato dal 36enne dell’Asd Atletica Santa Marinella per percorrere, sotto una pioggia fredda e incessante, i 58 chilometri della gara che si è svolta domenica 18 marzo, con partenza e arrivo a Castiglione del Lago.

Circa duemila gli sportivi che nella mattinata si sono presentati ai nastri di partenza nonostante il maltempo, insieme a tanti altri coraggiosi che hanno preso parte alla camminata non competitiva. Un riscaldamento più intenso del normale, un ultimo massaggio a base di olio canforato, con il suo inconfondibile profumo che si spande nell’aria, foto ricordo e, al colpo di pistola, via. Alle 9.15 puntuali, di fronte al lido Comunale, gli atleti si sono lanciati di corsa in direzione nord costeggiando, in senso orario, un lago particolarmente agitato.

A giungere davanti a tutti alla prima tappa, quella dei 10 chilometri in località Borghetto, è stato Ciril Vincent Viry della Entente Athlétique Saint-Quentin en Yvelines con un tempo di 31,53 minuti, mentre alla seconda, la mezza maratona di 21 chilometri a Passignano sul Trasimeno, è stato Michele Bruzzone della Cambiaso Risso running team Ge con un tempo di un’ora, 16 minuti e 26 secondi. La terza tappa, quella di 34 chilometri a San Feliciano, ha visto primeggiare Federico Morini della Tiferno runners in 2 ore, 10 minuti e 19 secondi. Stefano Bettarelli della Up Policiano Arezzo atletica è riuscito, invece, a vincere la maratona di 42 chilometri con arrivo a Sant’Arcangelo in due ore, 54 minuti e 14 secondi. In 230 hanno, infine, affrontato la sfida più impegnativa, l’ultramaratona in cui, tra tante difficoltà, si è distinto Carmine Buccilli.

In quest’ultima sfida, un’ulteriore e gradita conferma è stata quella di Silvia Tamburi dell’Atletica Avis Perugia, prima donna e prima umbra assoluta con un tempo di 4 ore, 18 minuti e 51 secondi. Tra le più apprezzate maratonete a livello nazionale, la marscianese Tamburi è giunta decima nella classifica assoluta.

“È stata veramente dura – ha dichiarato una spossata Silvia all’arrivo –, il tempo non è stato con noi. Il percorso poi è cambiato rispetto all’anno precedente e c’era tantissimo sterrato. Correvamo, inoltre, controvento e quindi tanta fatica. Ma anche una grande soddisfazione, anche perché non pensavo di replicare il risultato dell’anno scorso perché sono molto meno preparata. Sono contentissima”.

A completare il podio, l’ucraino Evgenii Glyva della Mala Pavlica, secondo assoluto con 3 ore, 47 minuti e 17 secondi, 12 minuti in più di Buccilli, e Davide Scarabelli dell’Associazione polisportiva Scandianese, terzo assoluto con 3 ore, 52 minuti e 43 secondi.

“Il tempo – ha commentato Fausto Risini, vicepresidente del Gruppo sportivo Filippide che organizza la manifestazione – non ci ha premiato. Già alla partenza la pioggia scrosciante ci ha messo in difficoltà. La conferma di Buccilli, al suo secondo anno consecutivo, dimostra la grande capacità di questo podista straordinario. Ha corso sotto la pioggia, anche su un tratto sterrato della pista ciclabile del Trasimeno che per la prima volta abbiamo utilizzato quasi interamente. Il primo tratto era un po’ sconnesso, ma ciò non gli ha impedito di fare una gran tempo”.

“Anche sotto l’aspetto turistico – ha concluso Risini – questo evento ha importanti ricadute sul territorio perché richiama tanta gente, essendo la nostra una delle poche ultramaratone al mondo che prevede cinque traguardi diversi. È bello organizzarla ma anche molto complicato e richiede numerosi volontari”.