Si apre il sipario di “EaT – Enogastronomia a teatro”, dal 4 al 7 dicembre a Spoleto

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Quarta edizione dell’evento che mette sullo stesso palco cibo e performance per far vivere allo spettatore un’esperienza originale e unicaIn apertura del festival, l’anteprima nazionale di “Mama I’m Coming Home” della Compagnia Sesti/Contini: in tre portate, il racconto dell’universalità dei rapporti tra madri e figli

   

A Spoleto sta per riaprirsi nuovamente il sipario su quel connubio unico tra cibo e cultura, che diventa linguaggio, gesto, memoria, musica e spettacolo. Dal 4 al 7 dicembre 2025 è in programma la quarta edizione di “Eat – Enogastronomia a Teatro”, evento organizzato da Anna7Poste Eventi&Comunicazione Srl in collaborazione con il Comune di Spoleto e supportato da Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Monini S.p.A.

Lunedì 24 novembre a Palazzo Mauri nel corso della conferenza stampa di presentazione sono stati illustrati programma e novità, con spettacoli ancora più coinvolgenti e originali che uniscono la cultura del cibo a performance teatrali-musicali. Sono intervenuti Giovanni Angelini Paroli, assessore al turismo e allo sviluppo economico del Comune di Spoleto, e l’organizzatrice Anna Setteposte. “EaT, come abbiamo sottolineato anche in passato – ha dichiarato l’assessore Angelini Paroli –, è un evento che rappresenta ormai un punto fermo della nostra programmazione, con una capacità di dare valore alla nostra cultura enogastronomica e agroalimentare molto originale, competente e suggestiva. Tenere insieme luoghi della cultura e arte culinaria permette di porre l’accento su due delle peculiarità più caratterizzanti del nostro territorio. Possiamo vivere il teatro quale luogo di incontro e conoscenza non solo della cultura, ma anche della nostra enogastronomia”.

“Questa è un’edizione diversa rispetto agli anni passati, non solo perché saremo in pieno clima natalizio, ma soprattutto per il programma che segna una crescita importante della manifestazione – ha affermato Setteposte per poi aggiungere –. Sarà un’edizione con molte novità, seguendo una formula già collaudata, che saprà coinvolgere il pubblico in maniera divertente e molto interessante. Avremo spettacoli a teatro dedicati ai bambini con ‘Shakespeare a colazione’, il ritorno dei Food Ensemble, questa volta con lo chef Tommaso Tonioni, lo spettacolo ‘A Tavola’ prodotto da EaT e scritto da Guido Farinelli sull’arte dell’apparecchiatura con il rito della tavola come forma di racconto. Avremo un confronto tra il Trebbiano Spoletino ed i trebbiani d’Italia, tre appuntamenti con una cena clandestina e due spettacoli con i volti televisivi Vito e Niccolò Califano”. Quattro giorni dove vanno in scena degustazioni, cibo, performance e musica, con l’obiettivo anche di divulgare la promozione e la difesa delle eccellenze enogastronomiche locali e nazionali in sedi suggestive e inusuali, come il Teatro Caio Melisso e il Teatrino delle Sei, importanti luoghi di cultura attraverso cui far conoscere le produzioni teatrali emergenti e far vivere al pubblico un’esperienza unica, grazie a spettacoli che prevedono una partecipazione del pubblico sempre più attiva, per amplificare le emozioni e le suggestioni.

A inaugurare la kermesse, giovedì 4 dicembre (Teatro Caio Melisso, ore 20), sarà ‘Mama I’m Coming Home’ con Alessandro Sesti e Debora Contini, in anteprima nazionale. Lo spettacolo durante il quale si potranno assaggiare alcuni dei piatti tipici dell’Umbria contadina, quella cucina semplice che è sinonimo di casa, di famiglia, di calore, raccontata attraverso una storia personale sull’universalità del rapporto madre-figlio/a. Ci si addentrerà in cosa significa essere una madre cresciuta durante il boom economico, ma soprattutto, una donna che ha vissuto la propria infanzia in un’Italia dove il timore di Dio e il patriarcato più nocivo erano considerati la normalità. Lo scontro tra un figlio, che assorbe la globalizzazione e immagina infiniti possibili ‘sé’, e una madre, costretta a comprendere il cambiamento sociale in atto, genererà un modo per parlare dell’universo femminile nella maniera in cui era inteso negli anni ’60 del nostro Paese, dalla violenza di genere alle disuguaglianze che ancora oggi permeano la società attuale.

Tra le novità di questa quarta edizione ci sarà anche la prima produzione targata ‘Eat – Enogastronomia a teatro’: ‘A Tavola!’ (domenica 7 dicembre, Teatro Caio Melisso ore 18.30), spettacolo che vuole mettere in scena il rito della tavola a 360 gradi. Tra ironia e poesia, il sipario si aprirà sul rito antico del ‘mangiare insieme e apparecchiare’, capace di rafforzare i legami e di dare forma alla memoria collettiva. Un viaggio quindi ironico e poetico intorno alla tavola, tra piatti, tovaglie e ospiti in arrivo. Due attori e una Vigilia che sta per cominciare: mentre attendono, Amedeo e Piero preparano la tavola e discutono di oggetti, gesti e significati nascosti. Lo spettacolo guida il pubblico dalle mense dei patrizi romani alle tavole moderne, svelando come ogni gesto e utensile — dal cucchiaio primordiale alla ‘diabolica’ forchetta, fino al coltello di Richelieu — racconti l’evoluzione del gusto e delle buone maniere. Tra preparativi natalizi e riflessioni sul convivio, ‘A Tavola!’ celebra la mise en place come arte dell’accoglienza: un gesto che trasforma ogni tavola in uno spazio di bellezza, cura e condivisione. Perché apparecchiare non è solo preparare una tavola: è un atto di cura verso chi si ama. Con Guido Farinelli, autore dei testi, Gabriele Furnari Falanga e Angelo Barone. Drammaturgia Giacomo Ballarè e regia Davide Gasparrini.

Altra novità, uno spettacolo dedicato ai bambini dai 5 ai 10 anni intitolato ‘Shakespeare a colazione’ (domenica 7 dicembre, Teatro Caio Melisso ore 10.45), ispirato alla formula del celebre ‘Shakespeare for Breakfast’ del Fringe Festival di Edimburgo. Un’esperienza gustosa e teatrale, dove il genio di Shakespeare incontra la magia della prima colazione. Un cappuccino con Riccardo III? Un cornetto alla crema con Titania, la regina delle fate? Con ‘Shakespeare a Colazione’ tutto è possibile. In una divertente e brillante matinée, cinque attori portano in scena i personaggi più amati del teatro elisabettiano – da Iago a Lady Anna, da Ariel a Shylock – tra dialoghi, sonetti e momenti di pura comicità. Una sgangherata compagnia di girovaghi accompagna il pubblico in un viaggio tra sogni, amori e malintesi tratti da opere come ‘Il Mercante di Venezia’, ‘Molto rumore per nulla’, ‘Sogno di una notte di mezza estate’ e ‘Pene d’amor perdute’, mentre viene servita una vera colazione con latte, succhi di frutta, cappuccino e torte. Testo originale a cura di Perelandra (iniziativa gratuita realizzata con il contributo del Gal Valle Umbra e Sibillini).

 La seconda giornata, venerdì 5 dicembre, è caratterizzata da due appuntamenti. Si inizia con ‘Emozioni da bere. Il primo cocktail show sulle emozioni’ (Teatro Caio Melisso, ore 19). Un format unico, un viaggio nelle emozioni umane, un aperitivo durante il quale si ride, si riflette, si gioca e si brinda. “Cocktail emotivi” realizzati ad hoc, ognuno ispirato a un’emozione diversa. Regia drammaturgia interpretazione Daniele Vagnozzi, supervisione alla regia Alessandro Savarese. Costume e oggetti di scena Stefania Cempini, ideazione cocktail Sebastian Lombardo / Raval. Produzione Marche Teatro.

A seguire il nuovo one man show di Vito dal titolo “L’altezza delle lasagne. Monologo di sopravvivenza gastronomica” (Teatro Caio Melisso, ore 21.15). Perché è scomparsa la rucola e siamo invasi dall’avocado? Chi ha deciso che non serve più la mezzaluna? Cosa ha trasformato il semplice gesto di nutrirsi in una nuova religione? Da quando l’uomo ha smesso di fare da mangiare e si è trasformato in Chef? Si può preparare una torta di mele eco-sostenibile senza sfruttare l’ambiente? Vito porta lo spettatore su un terreno a lui caro, quello del cibo e della cucina, in un excursus esilarante e spietato sul malsano e preverso rapporto tra l’uomo e il piano cottura. Lo spettacolo (di Francesco Freyrie e Andrea Zalone) che tutti quelli che amano cucinare dovrebbero vedere.

Ricca di appuntamenti la giornata di sabato 6 dicembre. Si inizia con la tavola rotonda organizzata e a cura del Gal Valle Umbra e Sibillini dal titolo “Origine e qualità degli alimenti. Il ruolo dei Consorzi di tutela nell’era dell’AI” (Teatro Caio Melisso, ore 10.30). Il consumatore attento e consapevole cerca sempre garanzie sull’origine e sulla qualità degli alimenti. In questo ambito applicazioni, motori di ricerca e Intelligenza artificiale si stanno sostituendo al valore dell’etichetta. I Consorzi di Tutela hanno la l’obbligo di ribadire il loro ruolo istituzionale di garanzia di qualità delle produzioni, a tutela di chi produce e si chi consuma, salvaguardando il valore dei marchi europei. Interverranno: Andrea Sisti, sindaco di Spoleto, Pietro Bellini, presidente Gal Valle Umbra e Sibillini e presidente Consorzio di tutela Prosciutto di Norcia; Paolo Bartoloni, presidente Consorzio Tutela Vini Montefalco; Marco Fornaciari da Passano, professore dipartimento di ingegneria civile ed ambientale Università degli studi di Perugia; Devis Cruciani, amministratore Unico del Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria; Zefferino Monini, presidente Olio Monini Spa. A moderare il giornalista Maurizio Pescari.

A seguire ‘Cibo angelico’ (Fattoria Sociale, Loc. Protte n.27, ore 12). Come una madre, o una sorella. Quando entra in scena l’attrice Mariella Fabbris è un tornado familiare. L’impeto mescolato alla dolcezza. Così rapisce e porta via gli spettatori, facendone scomparire le tracce; per incanto soffitti e pareti svaniscono e siepi e fascine si scavalcano per salire su in montagna dove volano acciughe felici oppure, si plana dentro chiostri odorosi di erbe, finendo tra pennuti angelici. Le storie provengono dalle pagine di Tabucchi e Orengo, che hanno omaggiato l’artista con due racconti preziosi, con l’invito a riscoprire le cose buone e semplici. Reimparando magari ciò che è stato dimenticato nel rapporto con la natura. Lettere, poesia, teatro e cucina. Di e con Mariella Fabbris. In collaborazione con Fattoria Sociale. Spettacolo e degustazione di gnocchi (gnocchi al pomodoro – gnocchi al pesto – gnocchi ai tre formaggi – gnocchi dolci).

‘La ultima vez’ (L’ultima volta) di Gabriella Salvaterra (Teatrino delle 6, ore 12.45 e in replica alle 19.45) è invece una cena clandestina che si propone di celebrare la meraviglia di un eterno nuovo inizio. Questo spettacolo supera i limiti tradizionali del teatro, integrando in un’esperienza poetica il cibo, la narrazione, la musica e la memoria dei nostri corpi: “Quando le persone si riuniscono attorno a un tavolo molto spesso parlano delle loro vite, ma non capisco perché quasi sempre parlano delle loro prime volte. Questa notte propongo il contrario; ricordare, celebrare le ultime volte della nostra vita, perché per me sono le più belle e le più importanti”. Quest’opera è erede di un lavoro che per molti anni Gabriella Salvaterra ha sviluppato con il Teatro de los Sentidos, indagando la relazione tra gusto e memoria, e i semplici e profondi rituali che segnano la nostra vita.

Con ‘La rivincita del Trebbiano’ (Teatro Caio Melisso, ore 16.45) il pomeriggio è in programma anche una degustazione guidata a cura dei giornalisti enogastronomici Antonio Boco e Giuseppe Carrus. Da varietà bistratta, derisa, camuffata, ritenuta buona solo per quantità e prodotti da taglio, a uva capace di vini contemporanei e attraenti, ad alto tasso di originalità e dalle molteplici declinazioni. Ecco allora che il sipario si aprirà per il Trebbiano, anzi per i Trebbiani. In degustazione: Antonio Camillo | IGP Toscana Procanico 2024; Cantina Ninni | DOC Spoleto Trebbiano Spoletino Misluli 2024; Cantina Antonelli | DOC Spoleto Trebbiano Spoletino Vigna Tonda 2024; Valentini | DOC Trebbiano d’Abruzzo 2024; Francesco Guccione | IGP Terre Siciliane Trebbiano 2024; Monteraponi | IGP Toscana Trebbiano 2023; Marangona | DOP Lugana Cemento 2022.

La giornata si concluderà con l’atteso ritorno dei Food Ensemble con ‘Il concerto che puoi mangiare’ (Teatro Caio Melisso, ore 21). Il primo concerto che si può assaggiare si unirà questa volta allo chef Tommaso Tonioni per una collaborazione irripetibile. Per questa edizione verrà ideato un piatto inedito, creato appositamente per la serata e svelato in anteprima durante la performance. Nel pieno stile Food Ensemble, il piatto diventerà musica: suoni, aromi e movimenti della preparazione si trasformeranno in una nuova traccia, che dopo l’evento sarà pubblicata e ascoltabile in streaming. Un’esperienza che unisce gusto e suono in un’unica performance multisensoriale. Selezione vini a cura de Il Garage del Vino.

L’ultima giornata di EaT, domenica 7 dicembre, inizierà con una matinée al cinema, tra colazione e proiezione del film ‘Il gusto delle cose’ (Sala Pegasus, ore 10.30). Un film di Tran Anh Hung che segna una svolta nel sottogenere cibo-cinema: non più competizione ma condivisione di sapere. Sul finire del XIX secolo in Francia Eugenie, cuoca sopraffina, e Dodin-Bouffant, famoso gastronomo, lavorano fianco a fianco da vent’anni. Il loro è un rapporto di reciproca fiducia che progressivamente si è trasformato in una relazione sentimentale. Eugenie però si ritrae dinanzi all’idea che si consolidi in un matrimonio. Lui però non ha intenzione di arrendersi e si muove, per ottenere il risultato desiderato, sul terreno che li accomuna: la cucina.

In contemporanea è in programma anche lo spettacolo per bambini ‘Shakespeare a colazione’ (Teatro Caio Melisso, ore 10.45). Anche domenica, dopo le due repliche di sabato, andrà in scena la cena clandestina di Gabriella Salvaterra dal titolo ‘La ultima vez’ (Teatrino delle 6, ore 12.30). Con lo spettacolo ironico e scanzonato ‘Mangiare tutto’ (Teatro Caio Melisso, ore 16.30), l’attore e cuoco Niccolò Califano, reduce dal programma Sky Masterchef, e lo scrittore e drammaturgo Matteo Cavezzali, racconteranno poi la passione/patologia che colpisce ogni italiano: la mania per la cucina. Gli italiani infatti hanno una vera e propria ossessione per il cibo. A colazione parlano di cosa mangiare a pranzo, a pranzo di cosa mangiare a cena, a cena iniziano a progettare i pasti del giorno seguente. Dalle liti per la miglior ricetta, alle battaglie per la ‘vera’ tradizionale, dalla gara a chi ha avuto la nonna come cuoca migliore, dalle abbuffate per Natale e per i matrimoni, fino alla nuova passione per la cucina etnica e giapponese. Con un solo imperativo ‘mangiare tutto!’. In scena, oltre a Califano anche Andrea Sciamanna. Il finale della quattro giorni spoletina sarà poi con la prima produzione targata EaT ‘A tavola!’ (Teatro Caio Melisso, ore 18.30).

Attori, musicisti, cuochi e spettatori si ritroveranno così nuovamente insieme a Spoleto per sedersi ancora allo stesso tavolo, tra cibo e performance. Lo spazio del teatro e non solo, grazie a un ricco programma di appuntamenti, tornerà ad essere condiviso interamente, in una chiave di esclusiva convivialità.

Nel Settecento il teatro non era soltanto palcoscenico di arti e spettacolo, ma un luogo vivo, sociale, in cui si mangiava, si brindava e si festeggiava insieme. Con EaT questo spirito torna a rivivere: il teatro ridiventa spazio di incontro e condivisione, dove cultura e gusto si intrecciano per restituire al pubblico l’esperienza autentica di un tempo.

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