Scrittura e terapia: così nasce il libro di Daniele Nucciarelli “Partendo dal fiume”

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Scrittura e terapia: così nasce il libro di Daniele Nucciarelli “Partendo dal fiume”. Un racconto in cui i personaggi riscoprono se stessi grazie alla meraviglia di un percorso immaginario nella natura

“Scrivi usando la capacità immaginativa. Questo mi fu chiesto di provare a fare. E così, un po’ per scherzo, un po’ per dovere, iniziai a scrivere ma, giorno dopo giorno, mi resi conto che era il mio io più profondo a dettare la storia. La mano andava da sola suggerita dall’anima”.

   

Così il trentenne Daniele Nucciarelli spiega il suo incontro con la scrittura a seguito del “viaggio” intrapreso con il dottor Alberto Massarelli che ha portato alla pubblicazione del libro “Partendo dal fiume” edito con la casa editrice Kimerik.
Nato ad Agello, dove vive e lavora, Daniele perde all’età di ventuno anni la madre per una leucemia.

“Allora – spiega – non compresi quanto quel dolore fosse profondo. La mia vita scorreva normale poi, di colpo, sono iniziate le paure, le incertezze, fino a un vero e proprio disagio che mi ha portato ad iniziare un percorso di analisi. In quel periodo difficile lessi “Avere o essere” di Erich Fromm. Lettura fondamentale da cui sono partito per rivedere tante cose della mia vita, specialmente per capire a fondo chi fossi realmente. Ciò non bastò e per aiutarmi a esprimere quello che provavo il mio analista mi consigliò di dedicarmi a qualcosa di artistico. Io scelsi la scrittura”.

“All’inizio – ricorda – non fu facile. Lavoravo tutto il giorno e la sera scrivevo fino a tardi ma, a un certo punto, ho sentito che i pensieri si formavano da soli nella mia mente. Proprio come un fiume la storia ha iniziato a crescere. Sono arrivati i due personaggi Leo e Gianni, che, naturalmente, sono le due parti di me che, a un certo punto della vita, si sono separate. Del resto tutto questo lungo racconto è autobiografico. Amo molto la natura e solo lì una parte di me stesso poteva ritrovarsi. Per questo Gianni decide di scappare di casa e rifugiarsi nel bosco. Vivere a contatto con la natura lo aiuterà a capire il senso della vita e a recuperare il rapporto con i genitori. Tornato a casa con una nuova consapevolezza, Gianni vorrà condividere la sua esperienza di crescita con l’amico di sempre. Così i due ragazzi intraprendono un nuovo viaggio, e partendo dal fiume, affronteranno insieme il bosco alla riscoperta della vita”.