Prende il via ‘Paradriving Umbria’, evento in carrozza per persone con disabilità

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Da Cortona ad Assisi il tour che attraverserà il territorio dal 29 maggio al 2 giugno. Ideato da un gruppo di amanti degli attacchi vede tra gli organizzatori Fise Umbria

   

Il primo tour umbro, ma che tocca anche la Toscana, dedicato a carrozze guidate o in cui trovano alloggio persone con disabilità. Si tratta di ‘Paradriving Umbria’, evento a tappe che partirà domenica 29 maggio dall’Eremo francescano ‘Le celle’ di Cortona e si concluderà ad Assisi giovedì 2 giugno, organizzato con la collaborazione di Federazione italiana sport equestri (Fise) Umbria, Comunità Capodarco di Perugia Onlus, Asd Scuderia Valmarino di Taverne di Corciano e il patrocinio di Comitato italiano paralimpico, Fise e Fise Toscana. A ideare l’evento, un gruppo di appassionati di attacchi con sensibilità verso la realtà della disabilità composto da Andrea Schulz, medico veterinario, istruttore di attacchi, tecnico per lo sport integrato e paradriving; Massimiliano Gamboni, medico veterinario e diacono della Diocesi di Perugia, Sauro Cagnoni, appassionato e driver, e Annarita Valeriani, appassionata e organizzatrice dell’accoglienza.

Il viaggio si snoda tra Castiglione del Lago, Pozzuolo, Tuoro sul Trasimeno, Passignano sul Trasimeno, Magione, Solomeo, Perugia, Torgiano e Cannara, per un totale di 120 chilometri.  

“Le due località di arrivo e partenza, Cortona e Assisi – hanno commentato gli organizzatori –, non sono state scelte casualmente ma dettate dagli insegnamenti che il santo patrono d’Italia, san Francesco d’Assisi, ci ha lasciato: un messaggio di pace, inclusione attenzione verso gli ultimi”.

Sei le carrozze che partecipano all’evento, provenienti da diverse parti d’Italia e guidate da tecnici specializzati, che ospitano circa 35 persone tra i ragazzi con disabilità e i loro accompagnatori.

“Le persone con disabilità viaggeranno in carrozza – hanno aggiunto gli organizzatori – avvicinandosi al mondo equestre e condividendo spazi ristretti nei quali è fondamentale comunicazione, fiducia e collaborazione. Inoltre, attraverso l’andamento lento dei cavalli potranno apprezzare le tradizioni e i paesaggi del territorio”.