Perugia ha presentato il suo digital twin

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Gli interventi

   

È stato presentato nella sala dei Notari di Palazzo dei Priori il “gemello digitale” della città di Perugia, la versione virtuale del capoluogo umbro, modellata su dati provenienti da diverse fonti, come sensori, applicazioni, database comunali, droni e altri dispositivi. Una simulazione della città reale che può aiutare a monitorarne numerosi aspetti e a renderne più efficiente la gestione, offrendo tutte le informazioni disponibili in un solo contesto digitale.

La costruzione del Digital Twin è avvenuta per fasi. In quella preliminare è stata effettuata una scansione sottosuolo, soprasuolo e aerea del territorio. La sfida principale, poi, è stata realizzare un centro di raccolta e di analisi mettendo in comunicazione diverse tecnologie: così è nata una piattaforma digitale (WiseTown) caratterizzata anche dall’utilizzo di standard e modalità open source che rendono pronta Perugia per le sfide tecnologiche del futuro. La piattaforma racchiude informazioni e dati geolocalzzati utili ai decisori politici e amministrativi nel governo del territorio, ai cittadini e in prospettiva anche alle imprese che vorranno utilizzarla per lo sviluppo delle loro attività.

Numerose funzionalità relative a verde urbano, welfare, economia, urbanistica, mobilità e turismo sono già state implementate. La piattaforma, attraverso dashboard interattive, consente, ad esempio, l’analisi del traffico in tempo reale, il monitoraggio dello stato di salute delle aree verdi e dell’illuminazione e fornisce un supporto alla progettazione urbanistica, del trasporto pubblico e di altri servizi favorendo uno sviluppo urbano bilanciato e sostenibile. A integrazione del sistema, al momento sono state studiate due applicazioni (civil techs) dedicate alla partecipazione attiva ai processi decisionali: così i cittadini potranno, da un lato, fare segnalazioni agli uffici competenti su diverse questioni urbane (con la possibilità di monitorarne lo stato) e, dall’altro, esprimere preferenze sui progetti presentati dal Comune in relazione a tutto il centro urbano o a determinati quartieri.

Lo scopo di questa complessa costruzione è fornire un supporto ai processi decisionali dell’ente grazie a dati reali e costantemente aggiornati, alimentati anche dalle segnalazioni dei cittadini. Il Digital Twin è quindi una tecnologia al servizio della comunità, finalizzata a migliorare la qualità della vita di tutti favorendo una gestione veloce e intelligente della città. Nell’ambito del processo di digitalizzazione del Comune di Perugia, rappresenta il passaggio più avanzato, che consente anche di mettere a sistema, ottimizzare e valorizzare numerosi investimenti tecnologici pregressi.

All’incontro alla sala dei Notari, introdotto da Flavia Marcacci, docente di storia del pensiero scientifico alla Pontificia Università Lateranense, è stato l’assessore all’innovazione del Comune di Perugia, Gabriele Giottoli, a delineare le potenzialità del Digital Twin alla presenza anche di classi quinte dell’Istituto Volta e del liceo Galilei.

“Nasce oggi il gemello digitale – ha detto l’assessore Giottoli -, tecnologia chiave per pianificare e gestire sistemi complessi alla base della città futura. Oggi Perugia può dimostrare quanto l’innovazione possa diventare l’elemento catalizzatore del cambiamento nei processi decisionali, amministrativi e partecipativi, nonché in tutti gli aspetti della nostra vita di cittadini. Sviluppare infrastrutture significa dare nuove opportunità che soprattutto i giovani devono cogliere. Essere una città capoluogo, infine, significa esercitare effettivamente questo ruolo provando a essere all’avanguardia ed è quello che stiamo facendo”.

Gianluca Tuteri, in qualità di assessore alle politiche giovanili, ha proposto una riflessione sul tema del progresso,

“che è anacronistico rifiutare perché è dimostrato che l’uomo oggi vive il miglior momento di sempre”.

Quanto alla tecnologia, che “da un certo momento della storia sembra crescere in modo scollegato rispetto alla crescita dell’uomo, come se si autoalimentasse e l’uomo ne fosse diventato suddito”, per Tuteri

“non si può provare paura purché torni a essere gestita e finalizzata a scopi utili. La transizione digitale va adattata alle nostre esigenze e monitorata affinché la mutazione antropologica che produrrà non sia dannosa. In questa ottica, il digital twin è uno strumento prezioso per il benessere collettivo e per l’efficienza dell’amministrazione. Doveroso il ringraziamento all’assessore Giottoli, che appartiene alla schiera delle persone che fanno accadere le cose”, ha concluso.

Sono seguiti gli interventi istituzionali dell’assessore regionale all’innovazione Michele Fioroni e del presidente di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni.

“Oggi vi raccontiamo la storia di una città che cambia per diventare appannaggio di voi giovani. Anche voi potrete infatti contribuire ad alimentare questa costruzione basata sui dati”,

ha detto l’assessore Fioroni rivolgendosi alla componente studentesca della platea. Affrontando il tema dell’evoluzione urbana, l’assessore ha poi ricordato che il concetto di digital twin nasce in ambito industriale come replica di sistemi fisici finalizzata a testare e capire il comportamento di nuovi prodotti. Esso ha trovato applicazione in ambito medico e, più di recente, anche urbano.

“L’impronta digitale della città – ha continuato – nasce dai dati e dalla potenza di calcolo e si evolve in parallelo con la città fisica. Gli anni segnati dalla pandemia hanno visto un’accelerazione delle sperimentazioni in ambiti quali grafica tridimensionale e realtà aumentata portando a ecosistemi digitali dove dimensione digitale e mondo reale si uniscono. Si è creata una perfetta sinergia tra Internet of the Things (IOT), Intelligenza Artificiale e le tecnologie del cloud che consentono di alimentare il modello digitale della città. Perugia, a fronte di questa evoluzione, ha avuto l’intuizione di cambiare la sua vocazione. Prima lo ha fatto puntando sulla copertura del territorio con la fibra e ora lo fa con il digital twin, strumento di accelerazione delle strategie urbane. La visione di Perugia apre una strada e traccia un modello di sviluppo che ci auguriamo sia di esempio per tutta la regione”.

“Confcommercio – ha affermato successivamente il presidente Mencaroni – è stata la prima associazione a capire il problema delle città e a parlare di rigenerazione urbana basata sulla progettazione integrata e sistemica. Il progetto Cities, piattaforma dedicata all’analisi dell’evoluzione dei sistemi insediativi delle città italiane e delle loro economie e alla definizione di soluzioni operative replicabili, è un pezzo importante di questo processo perché parte dai dati per analizzare un ambito essenziale della vita urbana, ovvero quello dei servizi essenziali per l’utenza, e per sviluppare progetti sinergici. Tale progetto, che parte dagli urban data, si sposa alla perfezione con quello del Comune di Perugia perché anch’esso vive e produce effetti nella misura in cui viene popolato costantemente di dati. Attraverso il progetto Digital Twin Perugia si candida a essere una delle città più smart d’Italia. Il progetto Cities e il digital twin offrono a Confcommercio e al Comune una grande occasione di complicità positiva per il bene della città. Una sinergia che sarà replicabile in altri contesti territoriali, anche fuori regione”.

Una panoramica di livello nazionale sulla trasformazione digitale delle città è stata affidata a Luca Tremolada, data journalist e giornalista di scienza e tecnologia per Il Sole 24 Ore, che ha parlato soprattutto di open data e intelligenza artificiale.

“Dobbiamo avere grandissima fiducia nei dati perché sono strumenti che consentono di misurarci e di misurare ciò che la politica fa per noi – ha detto -. Nella società data driven tutto può essere misurato e giudicato. Si pensi anche a quanto avvenuto nel periodo dell’emergenza sanitaria quando, per la prima volta, si è iniziato ad analizzare un fenomeno a partire dai numeri e proprio i numeri hanno condizionato le nostre libertà. Se i dati sono il petrolio di cui non possiamo fare a meno, l’intelligenza artificiale è una raffineria ancora abbastanza oscura al suo interno. Non dobbiamo avere paura neppure di questo strumento pur chiedendo regole e trasparenza”.

Il dirigente Area governo del territorio e Smart City, Gabriele De Micheli, ha fatto il punto sui progetti in corso e su quelli programmati nell’ambito del processo di transizione digitale che vede impegnato il Comune di Perugia. In tale ambito l’ente e la Regione Umbria, in co-progettazione, hanno stabilito di ridisegnare e modernizzare i servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori della città. Al fine di razionalizzare e normalizzare i dati interni dei vari uffici e trattare quelli provenienti da altre amministrazioni in modo univoco, è stata anzitutto scelta una soluzione nata nell’ambito delle iniziative Connecting Europe Facility, in particolare conforme agli standard prodotti dalla Fiware Foundation a cui hanno aderito diverse capitali e alcuni capoluoghi di regione italiani. Con tale scelta i dati risultano aperti, interoperabili, modulari, sicuri e possono essere trattati nel rispetto della normativa sulla privacy. Il risultato raggiunto è stato quello di non avere più differenti spazi di archiviazione dei dati ad uso di uffici specifici, ma un unico ambiente di archiviazione. Per una fruizione funzionale i dati sono organizzati ed esposti su dashboard o cruscotti dedicati ai vari ambiti (demografia e servizi sociali, ambiente, urbanistica ed edilizia, ecc.). E’ stato attivato un applicativo front office accessibile sia da web che da app mobile per i cittadini che intendono fare segnalazioni. A tutto ciò si aggiunge un cruscotto di controllo degli eventi (Situation room) e un cruscotto per la partecipazione ai progetti (Crowd planning).

L’excursus del dirigente sul processo di digitalizzazione ha incluso i servizi online per i cittadini, “notevolmente aumentati negli ultimi cinque anni grazie ad Agenda Urbana”. Sia nei nuovi sia in quelli esistenti sono state apportate tutte le innovazioni delle piattaforme nazionali, quali prima di tutto accesso SPID, CIE nonché i pagamenti attraverso PagoPA. In modalità open data sono inoltre stati portati su portale della Regione Umbria (https://dati.regione.umbria.it/) diversi Data Set. Oggi sono fruibili molti servizi on line, da portale web istituzionale: www.comune.perugia.it e sono presenti servizi su APP e su numero telefonico unico 075 075 075.

Oltre a ulteriori azioni da attuare a breve grazie a risorse del Pnrr (abilitazione al Cloud per le PA locali, Piattaforma Digitale Nazionale Dati, miglioramento della qualità e dell’utilizzabilità dei servizi pubblici digitali, adozione della piattaforma PagoPA e dell’App Io, ecc.), il Comune ritiene strategici anche altri interventi, tra cui la digitalizzazione di tutti gli archivi comunali, il completamento della rilevazione in modalità laser scanner e georadar estesa a tutto il territorio comunale per ottenere un modello digital twin completo, l’applicazione dell’intelligenza artificiale per la sicurezza e la mobilità, il rafforzamento delle competenze digitali dei cittadini anche attraverso i Digipass distribuiti.

Si è entrati poi nel vivo delle argomentazioni tecnologiche con gli interventi di Andrea Cruciani, CEO di TeamDev Ecosystem, Giovanni Manta, CEO Geolander, e Veronica Albergotti, direttore operativo di Umbra Control Srl e membro del cda dell’azienda con la carica di vicepresidente.

“La visione delle città del futuro – ha detto Cruciani, CEO di TeamDev Ecosystem – va oltre la semplice digitalizzazione, ponendo un’enfasi prioritaria sulla sostenibilità e l’inclusività. Un elemento di cruciale importanza risiede nell’implementazione tempestiva delle tecnologie sin dalle prime fasi, adottando un approccio centrato sui cittadini e sulle loro reali esigenze, per garantire criteri di equità sociale e promuovere l’inclusione di tutti gli individui”. Cruciani ha anche illustrato, a titolo esemplificativo, alcuni aspetti del funzionamento della dashboard dedicata al verde e della raccolta delle segnalazioni da parte del cittadino. “L’infrastruttura dati della città – ha concluso – serve a monitorare, prendere decisioni basate su elementi oggettivi e anche a sognare. Il prossimo passo del digital twin è infatti la simulazione”.

Secondo Manta, CEO di Geolander.it, che ha spiegato come è stato fatto il rilievo della città,

“Perugia Digital Twin, realizzato con le tecnologie e le competenze di Geolander.it e TeamDev Ecosystem, rappresenta la frontiera della e-governance innovativa e immersiva di una città. Si tratta di un vero e proprio plastico digitale geografico tridimensionale ad altissima precisione di Perugia ed è in grado di consentire la gestione, la pianificazione e il monitoraggio intuitivo di un enorme gamma di servizi come mobilità, connettività, verde pubblico, sicurezza, infrastrutture”.

Veronica Albergotti, per Umbra Control, mostrando come potrà avvenire il monitoraggio delle diverse infrastrutture cittadine, ha spiegato che

“in tale ambito la parola chiave è l’integrazione tra sistemi differenti, che vanno fatti dialogare tra loro. La nostra soluzione, il software Visiosuite, già presente in diversi siti della città di Perugia (quali Minimetrò, Galleria Nazionale dell’Umbria, scale mobili e ascensori per il centro città), consentirà controllo e gestione di impianti e sistemi tecnologici con l’obiettivo dell’efficienza e della supervisione”.

Questa la conclusione del sindaco Andrea Romizi:

“Grazie a questi strumenti avremo una possibilità potenziata di organizzare la nostra manutenzione e gestione. Potremo anche far fronte alla pianificazione basandoci su elementi reali, credibili e tra di loro anche connessi. Altro elemento di grande valore del nuovo sistema è infatti la connessione tra dati da più fonti che restituisce un quadro completo della città. La vera Smart City è anche questa: una città dove tutti gli attori riescono a mettersi in connessione e a crescere beneficiando l’uno dell’altro. Ringrazio gli ex assessori comunali Francesco Calabrese (Perugia Ultradigitale) e Michele Fioroni (oggi assessore regionale) e l’assessore Gabriele Giottoli, che ha curato la realizzazione della infrastruttura, perché hanno avuto la capacità di guardare oltre provando a esplorare territori ignoti approdando a questa nuova frontiera della tecnologia. Un ringraziamento anche ai nostri uffici che hanno accettato una grande sfida e la stanno onorando”.