Panicale: riportato alla luce il cinquecentesco Statuto di Mongiovino Vecchio

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Dopo il suo rinvenimento tra i manoscritti della Biblioteca Giovanni Spadolini, viene adesso raccolto e pubblicato in un libro l’antico Statuto di Mongiovino Vecchio. Sara presentato martedì 25 aprile alle ore 16 presso il Santuario, il volume “Lo Statuto di Mongiovino Vecchio Anno 1562”, curato dal soprintendente archivistico Umbria-Marche Mario Squadroni.

Si tratta di una pubblicazione che si va ad aggiungere a quella edita in occasione del 500° anniversario del miracolo della moltiplicazione dei pani, dal titolo “La Brocca il Velo e il Pane il Santuario di Mongiovino la Storia, le Carte”, traduzione di un documento inedito su Mongiovino. Fu proprio in quella occasione che il Soprintendente, grazie alle sue ricerche documentali, comunicò che a Roma, nel fondo manoscritti della Biblioteca Giovanni Spadolini del Senato della Repubblica, aveva trovato lo Statuto dell’antica comunità di Mongiovino del 1562. E fu proprio il 21 marzo 2015 che vennero presi accordi per avviare anche questo secondo progetto.

Lo Statuto, secondo quanto riferisce Francesca Caproni, delle Confraternite del SS. Sacramento e della Buona Morte di Mongiovino, mostra come prima del 1600, anno in cui fu Istituita la Diocesi di Città della Pieve, il Castello di Mongiovino fu una Parrocchia della Diocesi di Chiusi e una comunità del territorio perugino, sottoposta all’autorità dello Stato Pontificio. Solo dopo il 1817 il Castello divenne comunità inserita nel comune di Panicale.

Il Frontespizio dello Statuto Comunale, ricco di sei prestigiosi stemmi, tra cui si notano quelli del Papa Pio IV e delle insigne famiglie dei Della Corgna e dei Della Rovere, fa già capire come all’epoca Mongiovino fosse un importante centro di riferimento, di un territorio ben più vasto dell’attuale. Noto per il suo Santuario di scuola bramantesca, arricchito di importanti opere pittoriche, era meta di costanti pellegrinaggi.

La pubblicazione, alla quale hanno lavorato anche i funzionari Elisabetta Bogini e Simona Cambiotti, è stata finanziata con i fondi delle Confraternite. “Il glorioso passato di questo luogo – sostiene Caproni – ci incoraggia a portare avanti con impegno la sua valorizzazione nell’intento di preservarne le opere, i monumenti, il territorio e la loro bellezza, nell’auspicio che tutte le Istituzioni vogliano sostenerci, soprattutto in merito al recupero architettonico e che possano, come noi, credere che Mongiovino possa tornare ad essere un importante luogo di culto, ma anche un volano per lo sviluppo economico della Valnestore”.

Alla presentazione del volume prenderanno parte il Cardinale Gualtiero Bassetti, la Presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Donatella Porzi, il Soprintendente Mario Squadroni, il Sindaco Giulio Cherubini e il Priore delle confraternite Gianluca Bisogno.