Si è svolta ieri mattina la visita nel cantiere “Nuova Monteluce” per fare il punto sul riavvio dei lavori relativi al completamento della parte centrale e sulle iniziative per lo sviluppo del nuovo quartiere. La riqualificazione del padiglione conservato dell’ex ospedale, la cui ristrutturazione è prevista in 22/24 mesi e che ospiterà la nuova e moderna “Casa della Salute” dell’USL Umbria 1 di circa 2.500 mq. L’investimento complessivo per l’acquisto dell’immobile da “BNP Paribas REIM SGR p.A.”, autorizzato dalla Direzione Regionale Salute e Coesione sociale della Regione Umbria a fine 2015, ammonta a 5 milioni di euro coperto per il 50% dell’importo con fondi propri procedendo alla rimodulazione degli investimenti di cui al mutuo già autorizzato (DGR N. 182 del 3 marzo 2014); il residuo 50% mediante l’introito della vendita dell’immobile (ex LESP) sito in Via XIV Settembre di Perugia. La nuova Casa della Salute consentirà la chiusura e la vendita della struttura di Via XIV Settembre, ormai non più sufficiente a soddisfare le mutate esigenze degli utenti perugini.
«Questo è un momento che aspettavamo con ansia – ha sottolineato Casciari – in quanto la nuova struttura rappresenterà il luogo fisico di erogazione dei servizi territoriali e delle prestazioni sanitarie che, contestualmente, è alternativo all’Ospedale ma con cui è in stretta integrazione. La nuova sede sarà strategica anche per la vicinanza con il polo delle strutture residenziali territoriali Seppilli e S. Margherita».
In essa troveranno quindi spazio gran parte degli operatori del territorio Medici di Medicina Generale, Medici dei Centri di Salute, Infermieri, Amministrativi, Specialisti, Assistenti Sociali, Ostetriche ed eventuali altri professionisti sociali e/o sanitari. La Casa della salute opera in rete con tutti i servizi e le strutture presenti sul territorio, rappresentando a sua volta un punto rete di riferimento in relazione alle funzioni svolte e alle attività che si concentrano al suo interno. La modalità di lavoro è quello del team multidisciplinare in cui gli operatori possono lavorare, superando le precedenti divisioni, con l’obiettivo di valutare in modo multiprofessionale i reali bisogni dei pazienti. Questa attività è realizzata attraverso la presenza di un punto unico di accesso dei cittadini alla rete dei servizi e la presa in carico della domanda, promuovendo e valorizzando la partecipazione dei cittadini. Nella Casa della Salute si organizzano e si coordinando le risposte da dare al cittadino nelle sedi più idonee, privilegiando il domicilio e il contesto sociale delle persone; si sviluppano programmi di prevenzione per tutto l’arco della vita, basati su conoscenze epidemiologiche e sulla partecipazione informata dei cittadini. Si sviluppano, tramite il distretto, rapporti di collaborazione con l’ospedale di riferimento sia per l’interdipendenza tra cure primarie, cure specialistiche e diagnostica strumentale che per la definizioni di protocolli per accessi e dimissioni programmate. Ecco in sintesi gli aspetti salienti della Casa della Salute che sorgerà a Monteluce spiegati dal Direttore Generale della USL Umbria 1 Andrea Casciari:
«Negli ultimi anni sono state riscontrate modifiche epidemiologiche con l’aumento della patologie croniche, un invecchiamento progressivo della popolazione, una diminuzione della durata dei ricoveri. Un paziente che è affetto da una patologia cronica dovrà convivere con tale problema per un periodo molto lungo, anche di 15-20 anni e oltre. Tali pazienti non potranno avere come riferimento un singolo professionista (mmg, specialista, infermiere, ecc). perché queste patologie, per essere seguite in modo idoneo, necessitano di interventi su diversi ambiti (stili di vita, dieta, attività fisica, aderenza alla terapia, ecc.)».
«Proprio in considerazione degli aspetti individuati – prosegue Casciari – le patologie croniche per essere gestite correttamente trovano il luogo ideale di intervento nel territorio. Infine tutti questi aspetti vanno ad individuare un’ulteriore criticità rappresentata dalla necessaria continuità delle cure tra ospedale e territorio. Da questa premessa si determina che è necessario intervenire sui modelli organizzativi dei servizi sanitari, sia su quelli territoriali che ospedalieri per passare da una medicina di attesa ad una di iniziativa».
Nella nuova Casa della Salute di Monteluce (Centro di Salute n. 3) saranno presenti le attività amministrative del CUP, l’Anagrafe Assistibili, l’iscrizione al SSN, la scelta e revoca del Medico di Medicina Generale o del Pediatra di Libera Scelta. Si potranno richiedere le esenzioni dal ticket, il rilascio del codice STP (stranieri temporaneamente presenti), l’Assistenza Integrativa (fornitura di presidi, dispositivi medici, ecc.) e le autorizzazioni ai trasporti. Per le Cure Primarie sarà presenteil Punto Unico di Accesso, l’Assistenza Infermieristica (domiciliare e ambulatoriale), gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Medici del Centro di Salute; sarà inoltre fornita l’assistenza sanitaria immigrati. Naturalmente sarà attivo il servizio di prevenzione con la somministrazione di vaccini per bambini ed adulti. L’Unità Operativa Consultoriale vedrà la presenza del Consultorio Giovani e delle varie attività di screening; per l’U.O Farmaceutica Territoriale saranno distribuiti direttamente i farmaci. Infine saranno attivati il Servizio Psicologico Giovani e gli Ambulatori Specialistici. L’obiettivo più importante attraverso la Casa della Salute è la realizzazione di nuovi percorsi assistenziali caratterizzati da un approccio multidisciplinare che attraverso meccanismi di integrazione delle prestazioni sanitarie territoriali, sociali ed ospedaliere consentano la presa in carico “globale” e continuativa della persona e della sua famiglia.