Previsti in Umbria 100 mila casi di influenza

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Previsti in Umbria 100 mila casi di influenza, al via la campagna di vaccinazione

Nei primi giorni di novembre inizierà la campagna di vaccinazione 2018-19 della USL Umbria 1 e come ogni anno il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ricorda che il vaccino contro l’influenza è il mezzo disponibile più efficace per prevenire l’influenza e ridurre le complicanze, è assolutamente sicuro ed è gratuito per gli over 65 e per le categorie a rischio. La vaccinazione è altamente raccomandata tutte le persone che abbiamo superato i 65 anni, nei soggetti con patologie a rischio di tutte le età (cardiopatie e broncopatie croniche, diabete, linfomi e neoplasie, condizioni di immunodeficienza, epatopatie e nefropatie croniche), nei contatti familiari di persone ad alto rischio, nelle donne nel 2°-3° trimestre di gravidanza, nei lavoratori addetti a servizi essenziali di pubblico interesse (personale sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco, personale della scuola) nei veterinari e allevatori e per la prima volta anche nei donatori di sangue, come indicato dalla circolare ministeriale.  Per essere vaccinati, basta un’unica dose di vaccino ed è bisogna presentarsi direttamente dal proprio Medico di Medicina Generale.
“Quest’anno – spiega Massimo Gigli, Responsabile del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della USL Umbria 1 – si prevede che l’influenza, colpirà almeno 5 milioni di persone in Italia di cui circa 100mila in Umbria. Sebbene alcuni sintomi pseudo-influenzali abbiano già costretto a letto molti umbri, è nel mese di dicembre che il vero virus dell’influenza epidemica stagionale inizierà a colpire la popolazione con un picco previsto, come al solito tra metà gennaio e metà febbraio e con una coda importante anche nel mese di marzo”.

“E’ utile vaccinarsi ogni anno in quanto il virus dell’influenza tende a modificarsi facilmente e pertanto la composizione del vaccino viene regolarmente aggiornata. La composizione del vaccino trivalente per la stagione 2018-19 – aggiunge il dottor Massimo Gigli –  conterrà il già conosciuto ceppo A/H1N1 Michigan e due nuove varianti di sottotipo A/H3N2 (A/Singapore) e B (ceppo B/Colorado). In relazione al fatto che negli ultimi anni ha circolato in maniera importante anche una seconda variante del virus B, responsabile in particolare dei casi influenzali nei soggetti più giovani, è previsto anche quest’anno l’utilizzo di un vaccino quadrivalente contenente anche la  variante del ceppo B/Phuket. Questo vaccino è da prediligere nei bambini e nei soggetti più giovani, ma può comunque essere tranquillamente somministrato anche nelle persone ultrasessantacinquenni.”

In Umbria l’anno scorso abbiamo avuto oltre il 63% di anziani vaccinati. E’ una percentuale lontana rispetto all’obiettivo minimo del 75% che pone il Ministero della Salute, ma è nettamente superiore alla media italiana che è intorno al 52%. Voglio ricordare che l’influenza determina un elevato impatto sociale economico e sanitario. I decessi collegati direttamente o indirettamente all’influenza, soprattutto in soggetti di età superiore a 65 anni con condizioni croniche di base, si stimano intorno a 8mila in Italia e fino a 70mila in Europa. Dobbiamo poi considerare i numerosi ricoveri ospedalieri derivanti dalle complicanze influenzali.