Montone: cresce la sezione “Migranti” all’interno dell’Umbria Film Festival

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Montone: cresce la sezione “Migranti” all’interno dell’Umbria Film Festival. Caporalato e sfruttamento lavorativo al centro del partecipato seminario organizzato per la 24esima edizione

   

Non è mancato all’interno della 24esima edizione dell’Umbria Film Festival, andata in scena a Montone, l’appuntamento dedicato alla sezione “Migranti”, nato nel 2007 e nutrito dagli organizzatori negli anni proprio per arricchire l’evento con argomenti di particolare attualità, abbinati ad un film, ad una mostra o ad un concerto.

Questa volta la sezione Migranti ha ospitato una tavola rotonda sul contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento, che si è svolta nella Chiesa Museo di San Francesco. Il seminario, dal titolo “Migranti 2020. Caporalato: lavoratrici e lavoratori vittime di vecchie e nuove forme di sfruttamento”, ha affrontato i problemi dell’applicazione della legge 199 del 2016 sul contrasto al lavoro nero in agricoltura, nonché i primi risultati dell’applicazione dell’articolo 103 del Decreto “Rilancio”, convertito in legge il 16 luglio scorso.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Montone Mirco Rinaldi, hanno dibattuto del gravissimo fenomeno nelle campagne di tanti territori del Paese il vicepresidente della Giunta e assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Roberto Morroni, il segretario regionale CGIL Umbria, Vincenzo Sgalla, il segretario regionale CGIL della Calabria, Angelo Sposato, il presidente CIA Umbria,  Matteo Bartolini, il presidente Coldiretti Umbria, Albano Agabiti, e la rappresentante della CISL Umbria Simona Garofani.

La tavola rotonda è stata coordinata da Carla Barbarella curatrice della ricerca “Lavoro sì, Caporalato no. Lavoratori e Lavoratrici vittime di vecchie e nuove forme di sfruttamento”.