Marcia PerugiaAssisi, Landini: “Il mondo del lavoro è per la pace e contro il riarmo”

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La Cgil ha aderito “convintamente” alla manifestazione ideata da Aldo Capitini. Il segretario generale del sindacato ad Assisi per portare avanti l’impegno per la pace e contro il riarmo

   

“Per il movimento sindacale riaffermare il diritto alla pace è la condizione per avere dei diritti. E mai come adesso lottare per la pace, il lavoro, lo Stato sociale, la democrazia significa la stessa cosa, non sono cose tra loro diverse”.

È quanto ha affermato sabato 11 ottobre il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in occasione dell’evento pubblico intitolato ‘Il lavoro marcia verso la pace – Democrazia, solidarietà, diritti umani’, promosso dall’organizzazione sindacale nella città di san Francesco, in concomitanza con la Marcia PerugiaAssisi per la pace e la fraternità 2025, per portare avanti l’impegno per la pace e contro il riarmo. Un impegno che prosegue domenica 12 ottobre con la partecipazione alla 28esima marcia dal titolo ‘Imagine all the people – Immagina tutte le persone vivere insieme in pace’.

“Sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto Landini –, la guerra la pagano solo le persone. La guerra è quella che ha fatto aumentare l’inflazione, perdere valore ai salari e che sta peggiorando le condizioni di vita e di lavoro delle persone. Tra l’altro, la guerra fa morire non quelli che la annunciano, ma le persone normali. In Italia abbiamo un vantaggio, la nostra Costituzione che riconosce il diritto al lavoro, il diritto alla solidarietà, ripudia la guerra, quindi è la partecipazione  la condizione per la democrazia. Noi non saremo solo in piazza domani qui ad Assisi per la Marcia, ma abbiamo anche lanciato una grande manifestazione il 25 di ottobre a Roma aperta a tutti. Invitiamo le persone di buona volontà a partecipare, giovani, pensionati, lavoratori, proprio per dire con forza no al riarmo: non è il momento di spendere i soldi nelle armi, è il momento invece di investire su lavoro, giustizia sociale, sanità pubblica, scuola e rimettere davvero al centro la persona, rimettere al centro il valore del lavoro e non il mercato, il profitto, la competizione e la guerra”.

L’incontro, molto partecipato, si è aperto con i saluti di Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil Umbria, e Valter Stoppini, sindaco di Assisi.

“La pace – ha affermato Paggio – è stato sempre un valore fondante del movimento sindacale e in particolare della Cgil. Siamo convinti, come dice la nostra Costituzione, che i conflitti possano e debbano essere risolti attraverso il dialogo, la negoziazione e il rispetto dei diritti, non con la violenza. Per questo ci siamo mobilitati, oggi come in passato, nei luoghi di lavoro e nelle piazze per ribadire che il mondo del lavoro sta dalla parte della pace, della democrazia, dei diritti e del disarmo, e che rifiuta la logica della guerra. Per questo domani (domenica 12 ottobre ndr), come dalla sua nascita, saremo convintamente alla marcia”.

Durante l’evento si sono susseguiti i due videomessaggi di Shaher Sead, segretario generale della Federazione generale dei sindacati palestinesi (PgFtu Palestina), e Olha Chabaniuk, vicepresidente del sindacato ucraino dell’istruzione e della scienza. Poi, gli interventi di padre Tonio dell’Olio, presidente di Pro Civitate Christiana, e Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria. Infine, l’incontro moderato da Stefano Milani, direttore di Collettiva, è stato chiuso dal segretario generale Landini.