Magione: meeting di moto d’epoca, una giornata all’insegna della passione

1226
   

Una giornata assolta ha accolto all’Autodromo dell’Umbria i 154 piloti protagonisti del Meeting Moto d’Epoca, tradizionale appuntamento dedicato agli appassionati delle due ruote sportive retrò. Sono stati team, piloti, meccanici e appassionati delle due ruote più antiche – quelle che hanno fatto la storia del motociclismo sportivo e non solo – a riempire il paddock di colori e rombi di motori al massimo dei giri per tutta la giornata di oggi. L’evento, organizzato dal Settore Moto Epoca della Federazione Italiana Motociclismo in collaborazione con il Moto Club Autodromo dell’Umbria, è un vero e proprio contenitore di varie tipologie di competizioni, in cui le protagoniste sono le motociclette antiche, suddivise a seconda della tipologia e dell’ “anzianità”. Mentre i centauri in sella alle moto del Gruppo 3 hanno effettuato alcuni turni di prove libere per dare sfogo alla passione in un contesto di assoluta sicurezza, quale quello offerto dal circuito di Magione, le moto appartenenti al Gruppo 4 hanno inaugurato le competizioni sotto il segno della regolarità. In questo caso l’obiettivo è quello di tagliare il traguardo esattamente nel tempo indicato dal regolamento: vince chi più si avvicina all’indicazione del cronometro. E’ stata infatti la regolarità a premiare il centauro Alessandro Tuzza sul traguardo finale nella categoria 125 SP; fra le moto Vintage 250 il più regolare è stato Bruno Tabacchi; fra le Vintage Mini ha primeggiato Antonio Di Giuliantonio. La seconda prova riservata alla regolarità ha premiato Alessio Ascari (Vintage 500) e Marco Ferrari tra le Japa2 2 Tempi. Nell’ultima prova, riservata alle moto Vitage Open, è stato Morando Tognaccini  il pilota più regolare. All’interno del ricco contenitore del Meeting Moto d’Epoca, non è mancato poi lo spazio agli appassionati della velocità pura. Le moto iscritte nel Gruppo 5 hanno disputato due competizioni a inseguimento. Nella corsa riservata alle moto GP125/250, class. GP500 e TT Japan, come sempre affascinante e adrenalinico il momento della partenza, con un attacco al pilota di testa, Matteo Bisacchi (Honda) già nel corso del primo giro. L’intera corsa da 15 giri ha offerto numerosi momenti di suspence, con sorpassi e insidie tra i vari concorrenti, ma alla fine Bisacchi – dopo aver recuperato alcune posizioni che aveva perso nel corso delle prime tornate – ha saputo concludere in testa la gara. La seconda gara di velocità (riservata a moto TT 500 – TT750 e TT Open) ha visto il poleman Anello già fuori dai giochi prima del via per una rottura meccanica, con Marco Leardini (Honda) che ha raccolto su un piatto d’argento il primato alla prima curva. Per lui non è stato difficile controllare gli avversari agli scarichi, che ha tenuto dietro fino alla bandiera a scacchi.