Le panchine del parco di Spoleto diventano opere d’arte

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Le panchine del parco di Spoleto diventano opere d’arte. Presentata l’opera ‘Le vulnerabili’ di Gianni Moretti per il progetto ‘Umbria, una terra che ti muove’ del Centro Umbro Residenze Artistiche

   

“Le incisioni e le scritte sulle panchine a cui siamo abituati a pensare come deturpazioni e atti vandalici diventano qualcos’altro, una dichiarazione di vulnerabilità”: l’artista Gianni Moretti spiega con queste parole l’intervento permanente pensato e realizzato per il parco Chico Mendez di Spoleto (in particolare per le 18 panchine). Risultato di una operazione artistica avvenuta in città nel mese di agosto 2020 nell’ambito del progetto di residenze ‘Umbria, una terra che ti muove’, è stata presentata.

L’opera ‘Le vulnerabili’ di Moretti prosegue così un percorso, nato nel 2019 da un’idea del Centro umbro residenze artistiche Cura (composto da cinque realtà, Indisciplinarte di Terni, La mama Umbria international di Spoleto, Coop. Gecite Spazio Zut di Foligno, Centro Teatrale Umbro di Gubbio e Micro Teatro Terra Marique di Perugia), per accompagnare i territori colpiti dal sisma nel 2016 con azioni creative e processi artistici capaci di far emergere le identità e le specificità culturali delle popolazioni e di trasformarle in opere visibili e tangibili di artisti contemporanei.

La settimana precedente erano state presentate le opere sviluppate da Stefano Emili (Corredo) e Luigi Greco (Anelli di Saturno) nel periodo di residenza trascorso questa volta a Sant’Anatolia di Narco. L’idea, anche in questa circostanza, parte dalla necessità e dal desiderio di lavorare sulla trasformazione dei luoghi attraverso la realizzazione di interventi artistici, in grado leggere il patrimonio intangibile di alcuni territori e delle loro comunità umane, e renderlo fisico, concreto, con atti performativi e opere permanenti. L’artista Gianni Moretti, umbro di nascita ma che vive e lavora a Milano, racconta così la sua residenza:

“Con alcuni adolescenti della zona ci siamo confrontati sul tema del monumento contemporaneo e sul cosa può essere considerato tale e ho chiesto loro quali fossero le domande più frequenti che si pongono durante il momento delicato dell’adolescenza. In ognuna delle panchine del parco abbiamo così sostituito uno dei listelli di legno con un elemento di identiche dimensioni ma in acciaio dorato dove sono state incise a laser le domande formulate dai ragazzi”.