“Interventi Fondi sisma 2016 Comune di Assisi: questa la verità dei fatti”

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La risposta del Comune di Assisi dopo l’intervento di un consigliere regionale 

   


Con grande sorpresa abbiamo appreso che ieri in assemblea legislativa sono stati trattati temi amministrativi e gestionali relativi all’ente Comune di Assisi. In particolare sono stati sbandierati presunti ritardi in progetti e cantieri che il Comune di Assisi sta portando avanti, come tanti altri comuni umbri,  con fondi post sisma 2016. Stigmatizziamo gli interventi e quanto affermato dal consigliere regionale (peraltro assisano) sia nei contenuti, in quanto accusano la politica relativamente a presunti ritardi e a questioni esclusivamente di tipo gestionale e tecnico, ma soprattutto perché crediamo che il tema della ricostruzione e del miglioramento e adeguamento sismico degli edifici debba essere trattato dalle istituzioni con il fine primario del bene comune dei cittadini e non certo per farne oggetto di polemica politica.
L’amministrazione comunale pertanto fa il punto preciso e puntuale sugli interventi effettuati ed in corso finanziati con i fondi sisma, facendo chiarezza in merito alle dichiarazioni espresse durante i lavori dell’assemblea legislativa. Preme sottolineare in premessa, rispetto a quanto fatto inopinatamente intendere dal consigliere regionale, che tutti gli edifici scolastici di Assisi sono in linea con le attuali normative di sicurezza e i finanziamenti sisma 2016 in questione riguardano il miglioramento sismico.


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Il Comune di Assisi, con ordinanze commissariali emesse tra il 2018 e il 2021, è stato individuato soggetto attuatore dei seguenti interventi di adeguamento sismico delle scuole le cui schede di valutazione del danno sono state trasmesse nell’anno 2016:
– Scuola Sant’Antonio – € 1.054.000,00
– Ex Icap – € 3.235.000,00
– ex Ipalb compreso corpo b – € 2.745.000,00
Per la Scuola di Sant’Antonio è stato inviato, nei termini temporali previsti dall’ordinanza, il progetto definitivo ai competenti uffici regionali che stanno effettuando una pre-istruttoria a seguito della quale si avvierà la conferenza di servizi per acquisizione di pareri. Si prevede quindi di avviare i lavori nell’anno 2025 i lavori sono stati organizzati in modo tale da poter essere eseguiti compatibilmente con la presenza degli alunni nella scuola, fatto tanto più importante visto che si tratta dell’unica scuola in centro storico.
Per l’intervento sull’edificio ex icap, a seguito della trasmissione da parte del Comune di Assisi del progetto definitivo già nel 2023, l’USR (Ufficio Speciale Ricostruzione)  ha richiesto al Commissario Straordinario di revocare il contributo assegnato in quanto la destinazione del progetto di ricostruzione proposta non contemplava la sede universitaria. Rispetto a tale supposizione il Comune ha più volte ribadito che la sede universitaria di economia del turismo, per il diminuito numero di iscritti, è stata da tempo trasferita al Palazzo Bernabei in centro storico, e che quindi tale immobile non è più di interesse per l’Universita’. Rispetto a tale situazione il sindaco ha più volte sollecitato il commissario e l’USR una risoluzione con missive inviate il 19.06.2023, il 24.11.2023 ed il 26.03.2024., dopo il quinto tentativo di richiesta da parte del sindaco è stato concesso un  incontro online da parte del Commissario alla presenza degli uffici regionali in data 9 aprile 2024 nel quale è stato condiviso un percorso risolutivo della problematica consistente nella presa d’atto, da parte dell’USR e della struttura commissariale, del cambio destinazione d’uso dell’immobile e relativa conferma di finanziamento.

Per quanto riguarda l’intervento sull’edificio ex Ipalb scuola “Frate Francesco” bisogna premettere che il Comune ha sostenuto un cofinanziamento con proprie risorse per l’importo di € 570.000 in quanto gli stanziamenti previsti sono risultati insufficienti. Per tale intervento è stata concluso sia il progetto che la conferenza di servizi ed è quindi previsto l’avvio della gara. L’edificio scolastico in questione comporta però un’evidente problematica nel trasferimento dei circa 250 studenti in altri spazi per effettuare i lavori di ricostruzione. Tale criticità oltre a richiedere una struttura capace di accogliere la scuola, richiede un ulteriore investimento per il relativo adeguamento secondo la normativa, che le risorse della ricostruzione post sisma 2016 non hanno purtroppo previsto in maniera puntuale ed adeguata.
Questa la reale ricostruzione dei fatti: nessun ritardo bensì alcune ‘problematiche’ che sembrano molto strumentali se non create ad arte per la campagna elettorale. Lo ribadiamo, c’è la dialettica politica ma ci sono questioni che dovrebbero vedere la leale collaborazione istituzionale e tra queste c’è sicuramente l’edilizia scolastica e il suo miglioramento sismico per una maggiore prevenzione.