Martina e Sebastiano sono avvocati, Nicolina è psicologa, Federica è assistente sociale, Alessandra è mediatrice culturale e Svetlana mediatrice familiare. Sono i sei giovani che hanno costituito la start up “Associazione InStrada” per offrire un servizio di counseling gratuito alle persone, dai minori agli anziani, ponendosi come tramite tra la persona e i servizi disponibili: dalle consulenze legali all’abbattimento delle barriere linguistiche e culturali.
In.S.T.R.A.D.A è un progetto nato nell’ambito di Progetti Sperimentali del terzo settore, azioni innovative di welfare territoriale in attuazione delle misure previste dal POR FSE 2014-2020 e del POR FESR 2014-2020 Regione Umbria, e realizzato in partenariato da Polis Società Cooperativa Sociale, Nuova Dimensione Società Cooperativa Sociale e Cooperativa Sociale Perusia, al fine di costituire una rete di tutela legale e accessibilità ai diritti da parte di quei cittadini che si trovano in situazioni di svantaggio.
“Il progetto è innovativo perché riunisce diverse professionalità per assicurare la tutela dei diritti del cittadino e delle persone in ogni fase della loro vita – racconta Serena Covarelli, coordinatrice del progetto per conto di Polis cooperativa sociale – Alla selezione hanno partecipato, inviando il curriculum, 41 giovani e ne sono stati scelti 6. La start up che si è costituita gestirà lo sportello a Ponte San Giovanni e poi, Covid permettendo, anche lo sportello legale itinerante con un camper nella Media Valle del Tevere e nella zona Trasimeno, per raggiungere le persone che non possono muoversi”.
Lo sportello si trova a Ponte San Giovanni, in via dell’Allodola 7/9, ed è aperto dal lunedì al venerdì con orario dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18. Le misure anti Covid impongono la misura degli ingressi contingentati e su appuntamento telefonico allo 075 3880489. Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/ass.instrada.
Il servizio porterà in strada i professionisti per farli dialogare con i cittadini, le organizzazioni e le associazioni della società civile, offrendo un servizio di consulenza e orientamento per indirizzare la persona nel percorso più adeguato alle proprie necessità, legali, accompagnamento psicologico, combattere le discriminazioni e le potenziali situazioni di disparità.
“In una prima fase del progetto, prima dell’emergenza sanitaria, avevamo stilato un’analisi dei fabbisogni delle persone e del territorio. La pandemia ha cambiato tutto e ci siamo trovati di fronte ad esigenze molto diverse – conclude Covarelli – Molte associazioni stakeholders importanti per il progetto sono ferme da un anno e per quelle più piccole ci sono molte difficoltà a portare avanti l’attività. Per questo abbiamo rimodulato il servizio sulla base di queste necessità. Nei prossimi giorni, infine, inizieranno degli incontri online su varie tematiche aperti ai cittadini, enti e associazioni”.