Sono decine le denunce arrivate alla polizia postale di Perugia per il cryptovirus che infetta sistemi Windows, cripta i dati della “vittima” e richiede il pagamento di una sorta di riscatto per riavere i file. Centinaia, invece, le segnalazioni di e-mail sospette. Per difendersi, il commissario della polposta Mirko Pellegrino e l’assistente Mirko Gregori consigliano di aggiornare costantemente il software, munirsi di antivirus, eseguire backup e non cliccare su strani messaggi.