Imbrattate con scritte le mura di Città di Castello

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Foto Ansa

Il sindaco, denunceremo e chiederemo il daspo urbano

   

Una scritta con vernice è stata lasciata sulla cinta muraria cittadina appena restaurata alle porte del centro storico di Città di Castello, a ridosso della dimora rinascimentale di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio.

Lo denuncia il Comune.

“Non chiuderemo gli occhi di fronte a un gesto di inciviltà che offende tutti i tifernati e mortifica gli investimenti che sosteniamo con risorse pubbliche per valorizzare e tutelare il patrimonio culturale e artistico della nostra città. Per questo sporgeremo denuncia all’autorità giudiziaria per risalire ai responsabili dell’atto vandalico, nei confronti dei quali valuteremo la possibilità di applicare il Daspo urbano”

afferma il sindaco Luca Secondi. Parlando delle mura, il sindaco ha sottolineato che è

“uno scorcio tra i più belli. Abbraccia – spiega in una nota del Comune – un luogo dove la famiglia Vitelli ha scritto la storia della nostra città, legandola fino ai giorni nostri a uno dei palazzi di maggior pregio architettonico e artistico non solo del territorio di Città di Castello, ma dell’Umbria”.

Secondi, rimarca

“la necessità di una reazione ferma di fronte a chi con maleducazione e superficialità dimostra di non amare la città”.

A supporto della denuncia, l’amministrazione comunale metterà a disposizione ogni elemento che potrà essere ricavato dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza attivo nel centro storico. Successivamente il Comune di Città di Castello ha reso noto che sono due i tratti delle mura imbrattati. Le scritte sono state infatti tracciate “apparentemente dalla stessa mano” – sostiene l’amministrazione in una nota – sulla sommità delle pareti in pietra che costeggiano i giardini di piazza Garibaldi e l’area verde antistante la palazzina Vitelli. Spazi nei quali le stesse coperture del cantiere per il restauro delle mura urbiche erano già state imbrattate con la vernice delle bombolette.