Il “Jazz alla Rocca” presenta Roy Hargrove Quintet

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Il musicista Roy Hargrove è considerato uno dei più autorevoli trombettisti jazz al mondo, un artista che attraverso i suoi progetti si è creato una invidiabile reputazione tra addetti ai lavori e pubblico, ritagliandosi così un ruolo di primo piano tra i grandi maestri del jazz contemporaneo. Ecco perché l’appuntamento “Jazz alla Rocca” in programma lunedì 3 agosto alle 21 nel suggestivo scenario della Rocca medievale di Castiglione del Lago rappresenta uno degli eventi più importanti della stagione dei concerti estivi della regione. Roy Hargrove (tromba e flicorno) si presenterà in quintetto con una formazione stellare: insieme a lui i suoi ormai fidi compagni di viaggio come Justin Robinson (sax e flauti), Sullivan Fortner (pianoforte), Ameen Saleem (contrabbasso), Quincy Phillips (batteria). Quella di Castiglione del Lago sarà una data in esclusiva per il Centro nord che prosegue il tour europeo che in precedenza ha toccato Svezia, Germania, Olanda, Inghilterra e Francia: ora Hargrove arriva in Italia e prima di affrontare le altre date italiane si fermerà eccezionalmente per una sera nella meravigliosa cornice della Rocca medievale. In questo anfiteatro naturale, acusticamente quasi perfetto, sarà davvero un’esperienza unica ascoltare la grande musica di Hargrove, uno dei più grandi musicisti contemporanei universalmente riconosciuto come uno dei migliori talenti musicali che l’America ha saputo sfornare negli ultimi vent’anni. Oggi è senza dubbio il trombettista contemporaneo che meglio incarna la capacità di combinare la tradizione con la tendenza a oltrepassare i limiti stilistici del jazz. E con il quintetto Hargrove sa muoversi ancora di più in vigorosi territori hard bop, tra standards e musica originale. Ad un’altra straordinaria formazione, creata appositamente per l’occasione, sarà affidato il compito di aprire la serata: il Gregory Generet Italian Quartet. E visti i nomi che lo compongono non potrà che essere un evento nell’evento. La voce di Generet sarà accompagnata da un quartetto di eccellenze musicali italiane per la maggior parte formato da musicisti umbri: Daniele Mencarelli (basso e contrabbasso), Fabio Di Santo (batteria), Simone Graziano (pianoforte), Alberto Mommi (sax alto e soprano). Questa prima iniziativa di “Jazz alla Rocca” è solo l’inizio di una bella e suggestiva collaborazione tra il Ricomincio da Tre e uno dei luoghi più affascinanti della regione Umbria. L’evento è infatti organizzato dal music club di Fabio Giacchetta (a San Mariano di Corciano questo piccolo scrigno della musica è entrato di diritto, a suon di concerti e con una programmazione stellare, nel gotha dei jazz club italiani più apprezzati da musicisti e pubblico) in collaborazione con lo studio di registrazione Hemiolia, l’associazione Lagodarte e con il patrocinio delComune di Castiglione del Lago. Per il Ricomincio da Tre quindi, dopo le straordinarie e seguitissime jam session organizzate a Perugia durante Umbria Jazz e prima di ricominciare la programmazione invernale nel jazz club di San Mariano, quella del “Jazz alla Rocca” è un’ulteriore sfida da seguire con attenzione.

 Info e costi biglietti:

Posto numerato (25 euro) // acquistabile grazie alla prevendita on line su www.ticketitalia.com

Posto unico prato (15 euro) // acquistabile prima del concerto nella biglietteria alla Rocca

Info line // 339 8752814

 Biografia Roy Hargrove

Nato a Waco, il 16 ottobre 1969, Hargrove fece il suo ingresso nel mondo del jazz che conta grazie a Winton Marsalis che ascoltandolo ne rimase affascinato. Una discografia di tutto rispetto quella del musicista americano, che attraverso le formazioni più disparate (quartetti, quintetti, nonetti e una big band), e una produzione discografica che vanta 17 album da leader e una lunga serie di lavori registrati come co-leader o special guest si è accreditato nel firmamento delle grandi stelle del jazz, ottenendo innumerevoli riconoscimenti internazionali tra cui due Grammy Award. Una conoscenza enciclopedica della tradizione, una genialità che gli ha permesso di scrivere pagine fondamentali della storia del jazz moderno, attraverso un linguaggio unico e personale ed una voglia di sperimentare e di mettersi in gioco che lo ha portato ad avventurarsi – con risultati eccelsi – in territori lontani dal suo, e la sua band RH Factor ne è la testimonianza. Sterminate le sue collaborazioni nel mondo della musica, oltre gli stili e i generi: da D’Angelo fino ad Erykah Badu passando per Steve Coleman, Joe Henderson, Stanley Turrentine, Johnny Griffin, Redman, Branford Marsalis e molti altri.