Il Festival del Medioevo di Gubbio è già ‘sold out’

552

Il Festival del Medioevo di Gubbio è già ‘sold out’. Tutto esaurito per le conferenze, prenotate online a causa delle norme anti-Covid. Il sindaco: “Impensabile a marzo o aprile”

   

Un Festival bello, sicuro e già sold out: a marzo o aprile sembrava impensabile, eppure il Festival del Medioevo 2020 non solo si farà, e si farà in tutta sicurezza, ma ha già registrato il tutto esaurito per tutti i cinque giorni della sua durata. La sesta edizione della manifestazione dedicata all’ “età di mezzo”, che si terrà a Gubbio a partire da mercoledì 23 settembre fino a domenica 27 settembre, è stata presentata nella mattinata di lunedì 21 settembre nella Sala Consiliare di Palazzo Pretorio, alla presenza dell’organizzatore del festival, Federico Fioravanti, del sindaco di Gubbio Filippo Stirati e dell’assessore alla Cultura e al Turismo Oderisi Nello Fiorucci.

“Nei giorni più difficili della pandemia pensare al Festival sembrava quasi un miraggio – ha esordito il sindaco Stirati – ma oggi siamo qui a presentare una manifestazione che non solo torna, ma torna in presenza e con una carica di aspettative e di attese forse più forte che mai. Siamo riusciti a mettere in piedi un Festival che ha saputo organizzarsi per garantire la massima sicurezza e, nel contempo, la consueta presenza di studiosi e studiose di livello altissimo. Una prova di coraggio e tenacia, che ci sta già premiando con le prenotazioni”.

Federico Fioravanti, organizzatore della manifestazione, ha sottolineato

“il tutto esaurito registrato dal Festival prima ancora di cominciare. Le normative di contrasto al Covid-19 ci hanno obbligato a gestire le sessioni di intervento su prenotazione, e, di fatto, con le prenotazioni effettuate on-line siamo già sold out.  Siamo felici, orgogliosi e grati al Comune agli sponsor privati che ci hanno sostenuto quest’anno più che mai. Riuscire a organizzare il Festival in presenza ci consente di non dover rinunciare all’essenza stessa della manifestazione, pur garantendo la massima sicurezza dello svolgimento di ogni sessione convegnistica o serata correlata al Festival”.

La location principale del Festival del Medioevo 2020 sarà la tensostruttura allestita in Piazzale Frondizi, dove si terranno le conferenze. La sala azzurra del Centro Servizi Santo Spirito trasmetterà i convegni su schermo, e per entrambe le location è necessaria la prenotazione. Fondamentale sarà anche arrivare con mezz’ora d’anticipo rispetto all’inizio delle sessioni dei convegni, così da poter lasciare i propri dati anagrafici, sottoporsi alla misurazione della temperatura  e consentire nei tempi giusti lo svolgimento delle sanificazioni (due volte al giorno) delle sale. Uso della mascherina e distanziamento saranno obbligatori per tutta la durata del Festival e in tutti i suoi luoghi.

“Tema di quest’anno – ha proseguito Fioravanti – sarà il Mediterraneo, il mare che ha fatto la storia, che racconteremo con grandi studiosi, approfondimenti, focus. Ospite d’onore del Festival 2020, in questo senso, sarà la città di Amalfi”. Anche le scuole potranno seguire il Festival, ma quest’anno in streaming e “collegate – ha spiegato l’assessore alla Cultura Fiorucci – ciascuna dal proprio istituto, così da evitare assembramenti e nel contempo continuare a promuovere la partecipazione dei giovanissimi al Festival”. E a proposito di età, lo screening obbligatorio dei partecipanti causa prevenzione Covid ha consentito agli organizzatori anche di studiare più da vicino l’utente medio del festival: 35enne, spesso proveniente da Lazio o Marche. “Registriamo molti arrivi anche da Piemonte e Lombardia – ha sottolineato l’assessore Fiorucci – anche in quest’anno complicato in molti hanno scelto di fermarsi a Gubbio per più giorni, così da poter seguire tutte le conferenze”.

A latere dei convegni si terranno anche visite guidate, dimostrazioni delle scene di vita quotidiana degli antichi mestieri, a cura dell’Università degli Antichi Mestieri di Gubbio (sabato e domenica) e una serie di spettacoli serali che racconteranno come, nella storia, le pandemie abbiano cambiato il modo di vedere il mondo: giovedì e sabato il Palazzo Ducale sarà teatro di musica e narrazioni che guardano anche alla nostra storia più vicina, segnata dalla pandemia da Covid 19.

Il festival partirà ufficialmente mercoledì mattina alle 10, alla presenza anche del sottosegretario al MIBACT Anna Laura Orrico, ma domani sera, martedì,  si taglierà il nastro della mostra “Sale, petrolio del Medioevo”, che al Museo Civico del palazzo dei Consoli racconterà con rari documenti e preziosi acquarelli una storia che ha lasciato la sua indelebile traccia attraverso le strade d’Europa e lungo le rotte delle navi veneziane nel Mediterraneo. Dopo l’inaugurazione si esibiranno in Piazza Grande anche gli Sbandieratori della città di Gubbio.

Il programma dettagliato del Festival è sul sito www.festivaldelmedioevo.it e sulla pagina Facebook del festival verranno trasmesse in diretta alcune delle principali conferenze.