I pionieri dell’Esercito a Terni per disinnescare un residuato bellico. L’operazione di disinnesco si effettuerà domenica, evacuate migliaia di persone.
Hanno realizzato a Norcia l’area collettiva per la popolazione colpita dal terremoto e alcune casette di Amatrice, ma anche anche rimosso le macerie del sisma: gli specialisti del sesto reggimento Pionieri del genio dell’esercito, di stanza a Roma, rimuoveranno domenica la bomba d’aereo della seconda guerra mondiale emersa nella frazione ternana di Cesi. Il disinnesco sarà eseguito da un team di esperti in condizioni di massima sicurezza e per questo – in un piano predisposto dalla prefettura di Terni – sarà evacuata una zona con un raggio di circa due chilometri, coinvolgendo diverse migliaia di persone. Quella ritrovata a Cesi – ha appreso l’ANSA dall’esercito – è una bomba americana da 500 libbre e che contiene circa 130 chili di tritolo. E’ un cosiddetto ordigno di “scopo generale” utilizzato per colpire ferrovie e fabbriche. Il residuato ha due spolette che domenica verranno rimosse dagli artificieri dell’esercito “da remoto”, utilizzando cioè strumenti comandati a distanza.
Saranno poco più 11.300 le persone che domenica mattina dovranno essere evacuate dalle loro case in occasione delle operazioni di rimozione della bomba d’aereo risalente alla seconda guerra mondiale ritrovato martedì pomeriggio nei pressi della stazione di Cesi, a Terni. A quantificarli sono stati gli uffici della Protezione civile e dell’Anagrafe comunale. Nella riunione tecnica che si è svolta in prefettura con tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni, è stato deciso di ampliare la zona di evacuazione – solo nella giornata di dissinesco della bomba – dagli attuali 400 metri di raggio ai 1.800 dal punto di ritrovamento dell’ordigno. Sul sito del Comune di Terni è disponibile la lista e la planimetria di tutte le vie interessate all’evacuazione, comprese tra le zone di Cesi, Gabelletta, Campomaggiore, Campitello e una parte di Borgo Rivo. Questa avrà inizio alle 6 di domenica e terminerà dopo la rimozione delle spolette e la messa in sicurezza del residuato bellico, presumibilmente intorno alle 16.
Fonte: Ansa.it