Gioco di azzardo patologico: operatori ed istituzioni a confronto a Todi

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Ampia partecipazione a Todi al convegno “Non è più un gioco”, la giornata di studio ed approfondimento sui temi della prevenzione, del contrasto e della cura del gioco di azzardo patologico (GAP) svoltasi giovedì 23 giugno 2016 nella Sala del Consiglio comunale con l’obiettivo di informare sull’entità di un fenomeno che ha pesanti ricadute di tipo sociale, sanitario ed economico. L’iniziativa, promossa dal Comune di Todi con il patrocinio e la collaborazione della Regione Umbria e della USL Umbria1, ha visto gli interventi di esperti di rilievo nazionale ed operatori dei servizi sociali e sanitari che, insieme a rappresentanti istituzionali locali e regionali, hanno approfondito vari aspetti legati alla dipendenza dal GAP. Ai saluti del Sindaco di Todi Carlo Rossini e dell’Assessore alla Sanità della Regione Umbria Antonio Bartolini, sono seguiti gli interventi di Luciano Bondi, che ha illustrato i dati sulle dipendenze nel territorio della USL Umbria1, di Roberta Pacifici, dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha evidenziato la diffusione del GAP e la mappatura dell’offerta assistenziale, di Fulvia Prever, Dirigente ASL di Milano, sul tema “Azzardo & Donne”, con un’analisi delle dinamiche familiari e delle differenze di genere, mentre Sabrina Molinaro, del CNR di Pisa, ha condiviso una importante ricerca sull’epidemiologia del gioco d’azzardo in Italia. I contributi di Mariano Pedetti, del SERT MVT, che ha illustrato sintomi ed effetti del gambling desorder e fornito un quadro sintetico dell’offerta assistenziale e delle strategie preventive presenti nel Distretto della MVT, e di Sonia Biscontini, responsabile del Centro di riferimento regionale per la dipendenza da gioco, che ne ha spiegato il modello di riferimento, hanno dato uno spaccato dello stato dell’arte in Umbria dopo l’approvazione della legge regionale 21/2014. Infine, Maurizio Fiasco, presidente ALEA (Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio) e Fabrizio Ricci dell’Associazione “Libera” hanno proposto approfondimenti su interessi e poteri, leciti e non leciti, che sostengono la diffusione del gioco d’azzardo in Italia. Nella seconda parte della giornata si è tenuta la tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Gabriella Mecucci, su “Le azioni di prevenzione nella legislazione regionale. Il ruolo della informazione e della sensibilizzazione sul GAP. Il difficile compito dei media”, con gli interventi di Walter Orlandi, Direttore Direzione Salute e Welfare della Regione Umbria, Maria Donata Giaimo, Direttore Distretto Sanitario MVT, Laura Dalla Ragione, DCA USL Umbria1, e di Angela Bravi, della Sezione Salute mentale e dipendenze Regione Umbria. Durante la discussione è stato evidenziato il ruolo della sensibilizzazione e della formazione degli operatori, non solo dei servizi sociali e sanitari direttamente coinvolti nel contrasto e nella cura del GAP, ma anche di giornalisti e istituzioni scolastiche, che possono essere presidio di controllo e prevenzione del disagio che porta alle dipendenze. “La rete tra Comuni, Regione e servizi socio sanitari – sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Todi Catia Massetti – è fondamentale per svolgere il ruolo che compete all’ente locale, quello di ascoltare le richieste di aiuto che vengono dal territorio ed elaborare proposte per partecipare attivamente alla programmazione regionale, con strategie di prevenzione e organizzazione di servizi innovativi per rispondere efficacemente a nuovi bisogni favorendo la tenuta delle relazioni sociali nelle realtà locali”.