“Fior di Cacio”: inaugurazione con Marini e Boschi

931
   

“Avete imparato a conoscere la Valnerina in un momento difficile e complesso, ma questa è una terra straordinaria, piccola in termini demografici, ma grande nelle sue ricchezze artistiche, ambientali, paesaggistiche e anche enogastronomiche. E questa manifestazione, ‘Fior di cacio’, rappresenta un po’ simbolicamente tutto questo. La gente di questa terra è altrettanto straordinaria, resiliente, che non ha mai perso ne perderà la voglia di ricominciare e ricostruire. È  questa gente che oggi le dà il benvenuto e la ringrazia per l’attenzione e l’impegno che il Governo ha sempre manifestato verso la Valnerina come verso tutte le altre aree colpite dagli eventi sismici”. È quanto ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel rivolgere il benvenuto al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, intervenuta all’inaugurazione della XV edizione di “Fior di cacio” alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Vallo di Nera, Agnese Benedetti, che ha a sua volta rivolto un “affettuoso e commosso” saluto alla rappresentante del Governo.

“Qui c’è una importante filiera dell’agroalimentare – ha detto ancora la presidente Marini – qui sono presenti imprese agricole e zootecniche che anche nei momenti dell’emergenza non hanno mai interrotto le loro attività produttive, ma se la Valnerina potrà veder ripartire la sua economia è perche qui c’è anche un secondo motore: quello del turismo legato all’ambiente e ai prodotti della terra”.

  La manifestazione, che proseguirà fino a domani, si è aperta stamattina con un incontro sul tema “La Valnerina della ripartenza” alla quale è intervenuta l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, introdotto dai saluti della presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi, e del sindaco di Vallo di Nera, Agnese Benedetti. “La Valnerina – ha detto l’assessore Cecchini – deve guardare al futuro con fiducia, mettendo a sistema le grandi risorse che ha e, magari, far tesoro della forte esposizione che ha avuto, suo malgrado, a causa degli eventi sismici, trasformandola in straordinaria opportunità di promozione”.

“Qui in Valnerina – ha aggiunto – c’è poco da inventare. Questa terra, soprattutto nel settore agricolo e zootecnico, della trasformazione dei prodotti, già vanta produzioni di qualità di altissimo livello, conosciute ed apprezzate anche grazie al lavoro sulle certificazioni di qualità che è stato fatto. La Valnerina ha saputo meglio e prima di molte altre analoghe aree del Centro Italia mettere insieme le produzioni locali tipiche dell’agricoltura e della zootecnia al grande ed affascinante patrimonio artistico, ambientale e paesaggistico, realizzando quell’’unicum’ che l’ha resa riconoscibile e riconosciuta in Italia e all’estero”.

“Insomma, abbiamo tutte le condizioni oggettive, dalle risorse messe a disposizione dal Governo, al quadro normativo già definito – ha proseguito Cecchini – , per far partire la ricostruzione non solo fisica degli edifici, ma del tessuto economico e sociale di questa terra, essendoci ormai messi alle spalle la drammatica fase dell’emergenza”.

Rispetto alle questioni legate appunto all’emergenza, l’assessore Cecchini ha voluto ricordare come in Umbria già nello scorso mese di febbraio erano state consegnate le casette ad agricoltori e allevatori, allestiti stalle e fienili e messi in sicurezza gli animali: “è stato un lavoro straordinario, frutto di un gioco di squadra tra i diversi livelli istituzionali, la Protezione civile, il mondo del volontariato, i tanti privati e le associazioni di categoria degli agricoltori – ha affermato Cecchini – , la nostra Agenzia regionale di forestazione, che ci ha consentito di fare tutto il possibile. Qui, a differenza di quanto abbiamo purtroppo ascoltato riguardo ad altre aree colpite dal sisma, di animali ne sono morti una cinquantina, un numero oltretutto fisiologico anche in cosiddetti ‘tempi di pace’. In ogni caso, ora ci sono le necessarie risorse e regole, ma soprattutto c’è la fortissima volontà della nostra gente, dei nostri agricoltori, produttori e imprenditori di ripartire – ha concluso Cecchini – per una agricoltura ed una economia ancor più robuste”.