Filippo Galinella (M5S) sul terremoto che ha colpito Castelluccio di Norcia

1441
   

Castelluccio di Norcia risulta ancora isolata, impossibile da raggiungere, dato che tutte le strade che conducono al piccolo centro abitato umbro sono chiuse.

“La distruzione provocata dal terremoto devastante del 30 ottobre, è ancora in gran parte presente, comprese le strade ancora semi-distrutte”

– afferma il deputato 5stelle, Filippo Gallinella, recatosi ieri in visita a Castelluccio di Norcia, grazie ai mezzi messi a disposizione dai Vigili del fuoco.

“La SP477 è inagibile per la presenza di grossi massi e a causa del manto stradale in pessime condizioni, così come altre piccole strade che dovrebbero portare a Castelluccio di Norcia, sono del tutto impraticabili. I trattori per la semina della pregiata lenticchia, dopo mesi di trattative e proteste, sono riusciti a salire fino a Castelluccio di Norcia. Per tutti gli altri, invece, raggiungere la piccola perla dei Monti Sibillini, è ancora praticamente impossibile”

– continua Gallinella.

“Anche se i lavori di ripristino sono iniziati, appare quanto mai difficile che la strada possa essere riaperta entro i primi di luglio, dovendo ancora assegnare almeno 2-2,5 milioni di euro di lavori che richiederanno tempi congrui. Inoltre, fonti ufficiali dell’ANAS, confermano che per la galleria di Forche Canapine i lavori non si potranno completare prima della fine del 2017. Tutto questo lascia purtroppo presagire tempi lunghi per liberare Castelluccio dall’isolamento forzato, che costringe gli abitanti all’esilio, senza lavoro e senza casa da almeno 9 mesi”

– aggiunge il parlamentare pentastellato.

“Ora è fondamentale che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che si riapra quanto prima una via d’accesso a Castelluccio, per restituire vita al paese. In un luogo così impervio dove lo spopolamento ha già ridotto al minimo il numero dei pochi abitanti che orgogliosamente cerca di resistere, non è accettabile un tale ritardo. Colgo l’occasione per ringraziare i Vigili del fuoco che mi hanno permesso di visitare in totale sicurezza questi territori terribilmente martoriati, ma dove le persone hanno una grande voglia di ritorno alla normalità: quella normalità che ha consentito a Castelluccio di diventare famosa in tutto il mondo per la sua straordinaria fioritura estiva, uno spettacolo della natura che una mancata semina rischiava di mandare in fumo. Certo è – conclude Gallinella – che le risorse economiche necessarie sono ingenti e la mia preoccupazione è che l’Italia, a causa del sistema euro, non potrà disporre dei fondi necessari alla ricostruzione”.