Ecomusei non riconosciuti potranno fare domanda di accreditamento

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L'assessore Cecchini incontro il Sindaco di Bevagna
   

A partire da lunedì 3 aprile, e fino al prossimo 2 maggio gli ecomusei non ancora riconosciuti potranno presentare la domanda di accreditamento al Sistema ecomuseale umbro.

“Gli ecomusei – ha affermato l’assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini -, intesi non come semplici collezioni di cose, ma come luoghi di relazioni, memorie storiche e testimonianze materiali e immateriali, veri e propri strumenti per valorizzare le identità, i paesaggi e i territori, sono tra i progetti culturali più innovativi avviati in molti paesi europei. La visione e gli obiettivi degli ecomusei sono gli stessi della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società; la Convenzione di Faro pone infatti l’accento sul diritto a partecipare alla vita culturale, così come definito nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, ma anche sul ruolo e sulla responsabilità individuale e collettiva nella trasmissione dei saperi.
Anche l’Umbria quindi – ha proseguito l’assessore – vuole sostenere queste progettualità, coinvolgendo cittadini, comunità ed enti locali, per elaborare un concetto più moderno di sviluppo e di sostenibilità ambientale.
Per questo motivo la Regione Umbria ha creato una Rete ecomuseale alla quale possono accedere gli ecomusei locali che hanno un proprio progetto di fattibilità e possono dimostrare di aver svolto attività di animazione e sensibilizzazione sul territorio con il coinvolgimento della popolazione locale negli ultimi tre anni. Il presupposto della norma è che un Ecomuseo per sua natura non possa essere istituito dall’alto, ma debba avere caratteristiche e modalità operative condivise per poter fare parte di una Rete regionale”.

Dal 2011 ad oggi sei sono gli ecomusei che hanno fatto domanda di riconoscimento e sono stati inseriti nel Sistema ecomuseale umbro: l’Ecomuseo di Campello sul Clitunno, l’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra, l’Ecomuseo del Paesaggio Orvietano, l’Ecomuseo del Tevere e l’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi.
La costituzione di una rete regionale ecomuseale ha permesso anche di entrare a far parte della comunità nazionale degli ecomusei che, grazie alla condivisione di un sito (www.ecomusei.eu) e di un profilo Facebook (Ecomusei d’Italia), mette in relazione operatori e istituzioni impegnati nella valorizzazione di questa importante realtà culturale.

“Insomma una rete regionale ecomuseale viva e in continua crescita – ha concluso l’assessore Cecchini -, come hanno dimostrato anche le relazioni portate all’ultimo Forum degli ecomusei che si è tenuto a Perugia il 2 dicembre dello scorso anno”.

L’apertura dei termini per la presentazione delle domande di accreditamento dà quindi spazio alla possibilità di nuovi ingressi. Il Servizio Musei, biblioteche e archivi della Regione potrà svolgere, su richiesta, eventuale attività di supporto per la presentazione delle domande. Un specifico Comitato tecnico scientifico composto da funzionari regionali e da esperti designati dall’Università degli Studi di Perugia e dal Consiglio delle Autonomie Locali valuterà i progetti presentati ai fini dell’accreditamento.