Conclusa all’UnistraPg la prima giornata del convegno internazionale su San Francesco d’Assisi

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Il rettore De Cesaris: «Riflettere sulla storia, la memoria e l’uso politico di San Francesco è essenziale, soprattutto considerando l’enorme influenza che il Santo ha avuto nei secoli»

   

Si è conclusa la prima giornata del convegno internazionale “Pensare Francesco. Storia, memoria e uso politico”, organizzato dall’Università per Stranieri di Perugia in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia, in vista dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, che si celebrerà nel 2026.

L’evento, inaugurato nell’Aula Magna di Palazzo Gallenga, segna il primo appuntamento di rilievo internazionale dedicato alla figura del Poverello di Assisi. La giornata ha offerto una riflessione approfondita sul ruolo storico e contemporaneo di San Francesco, esplorando le diverse interpretazioni che la sua figura ha assunto nel corso dei secoli.

Il Rettore dell’Università per Stranieri, prof. Valerio De Cesaris, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza del convegno come piattaforma di dialogo interdisciplinare e internazionale. «Con questo evento – ha dichiarato De Cesaris – diamo avvio alle celebrazioni del centenario francescano, che culmineranno nel 2026. Riflettere sulla storia, la memoria e l’uso politico di San Francesco è essenziale, soprattutto considerando l’enorme influenza che il Santo ha avuto nei secoli, spesso strumentalizzato e ‘tirato per il saio’. Tra i relatori vorrei segnalare André Vauchez, il massimo storico vivente su San Francesco d’Assisi, insieme a Daniele Menozzi, esperto di religione e politica».

La giornata ha visto anche l’intervento del Cardinale Gualtiero Bassetti, che ha elogiato l’iniziativa, rimarcando il ruolo di Francesco come simbolo di speranza e fraternità universale: «In un momento storico così complesso, la testimonianza di amore e servizio verso i più poveri di San Francesco resta una bussola morale imprescindibile per l’umanità».

Uno dei momenti più attesi è stata la lectio magistralis di Daniele Menozzi, professore alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dal titolo “Francesco del mito, Francesco della storia. Un prisma per leggere il mondo contemporaneo”. Menozzi ha sottolineato come la figura di San Francesco, nel corso dei secoli, sia stata oggetto di numerose appropriazioni ideologiche: «Non solo santo della povertà e della pace, ma anche simbolo nazionale, patriottico e persino di potere. Dal Risorgimento a oggi, il mito di Francesco è stato utilizzato da forze politiche di vario orientamento, divenendo ora simbolo di resistenza, ora di conformismo».

In un passaggio successivo, Menozzi aggiunge: «L’odierna immagine, che associa al santo di Assisi valori capaci di rispondere al disordine globale del pianeta, è il frutto di un profondo mutamento, se non di un vero e proprio ribaltamento, del lascito tradizionale».

Il convegno proseguirà nei prossimi giorni (link programma: https://www.unistrapg.it/pensare-francesco-storia-memoria-e-uso-politico) con sessioni dedicate a tre grandi temi: storia, memoria e uso politico del messaggio francescano. Il programma vedrà la partecipazione di studiosi provenienti da numerose università italiane e internazionali. Il comitato scientifico del convegno, composto da Valerio De Cesaris, Daniele Menozzi, Andrea Possieri e Adriano Roccucci, ha sottolineato l’importanza di questa riflessione collettiva su una figura che, a distanza di secoli, continua a parlare al presente.