Con un concerto d’eccezione inaugurato ufficialmente l’auditorium di San Francesco al prato

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Varasano: “Un luogo identitario che torna alla città”

   

Domenica 17 marzo si è svolto il concerto inaugurale presso il rinnovato complesso dell’Auditorium di San Francesco al Prato nel centro storico di Perugia.

Ad esibirsi sono stati i celebri pianisti Francesco Libetta e Luca Ciammarughi, che hanno eseguito musiche di Schubert, Rameau, Chopin, Saint-Saens, Glass, Godowsky, Bosso, Rossini.

È stato un pomeriggio speciale per la città di Perugia e per chi conosce questi luoghi unici al mondo dell’acropoli. San Francesco al Prato, cuore del rione di Porta Santa Susanna, è tornato a splendere dopo aver vissuto decenni di oblio e di trascuratezza. E’ stato necessario un lungo lavoro per trasformare l’ex chiesa ed ex pantheon del Capoluogo in un auditorium rinnovato, unico nel suo genere perché unisce l’innovazione alle straordinarie tracce del passato che “trasudano” da ogni pietra.

Prima dell’atteso concerto a portare i saluti ai presenti è stato l’assessore alla Cultura Leonardo Varasano.

“Quello di oggi – ha detto – è un momento speciale che attendevamo e desideravamo vivere da anni. Un momento che rappresenta idealmente una sorta di “dies a quo”, ossia un punto dal quale viene restituito in forma piena alla città un luogo che è identità di Perugia, carico di storia e spiritualità, nonché un centro dell’arte perché qui nel passato hanno fatto sfoggio di sé opere straordinarie. Insomma parliamo di uno scrigno prezioso che racchiude al suo interno storia, arte, cultura e identità avendo anche ricoperto il ruolo di pantheon. Qui infatti vennero sepolti i grandi perugini dell’aristocrazia ma anche insigni esponenti della cultura europea (Bartolo da Sassoferrato) o eminenti condottieri (Braccio Fortebracci)”.

Varasano ha ribadito con orgoglio che oggi tutto questo torna in pieno alla fruibilità dei cittadini al termini di un lungo ed articolato percorso di recupero. È stato difficile perché San Francesco al Prato è un luogo complicato, costretto nella sua storia a subire molteplici offese dall’uomo (fu anche deposito militare) senza dimenticare le vicissitudini legate ai cambi di proprietà fino al ritorno in capo al Comune di Perugia nel 2006.

Lì è iniziato il citato iter di recupero che si è completato in maniera decisiva negli ultimi due anni, con l’assegnazione, tra le altre cose, a seguito di bando pubblico della gestione della struttura alla Mea Concerti. L’assessore ha espresso un plauso proprio al gestore perché – ha commentato – ha avuto la lungimiranza di riaprire i battenti dell’auditorium con una modalità “carsica”, ossia piano piano, un evento dopo l’altro. Mea Concerti ha già presentato e dato il via ad un cartellone di eventi molto ricco, ma il concerto di oggi, fortemente voluto dal Comune di Perugia, era doveroso per segnare una linea di demarcazione tra passato, presente ed un futuro che si auspica possa essere sempre più denso di iniziative.

“Il concerto di oggi – ha concluso Varasano – coniuga la bellezza della musica a quella del luogo in cui ci troviamo, arricchito dall’abbraccio dei presenti ed, idealmente, di tutta la città che se ne riappropria. Grazie a tutti coloro, e sono tantissimi, che hanno reso possibile tutto questo a cominciare dagli uffici comunali che vi hanno lavorato incessantemente”.

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Luca Ciammarughi, è uno dei grandi esponenti a livello italiano e internazionale del barocco romantico, conduttore radiofonico, saggista, docente al Conservatorio di Novara.

Francesco Libetta, invece, per i suoi virtuosismi è definito ‘il pianista dell’impossibile’, molto noto, oltre che in Italia, in Europa, negli Usa e in estremo Oriente.

Questo, nel dettaglio, il programma eseguito:

-Franz Schubert: Marcia Militare in Re Maggiore op. 51 n. 1 D 733, vers. per pianoforte a 4 mani – Luca Ciammarughi e Francesco Libetta

-Jean-Philippe Rameau “Gavotte et Doubles dalle Nouvelles Suites de Pièces de Clavecin. Les Sauvages dalle Nouvelles Suites de Pièces de Clavecin – Luca Ciammarughi

-Fryderyk Chopin: Notturno Op. 9 n. 2 – Francesco Libetta

-Philip Glass: Morning Passages da The Hours – Luca Ciammarughi

-Camille Saint-Saens: Le Cygne (trascrizione Leopold Godowsky) – Francesco Libetta

-Leopold Godowsky: Studio sull’Etude Op. 10 n. 12 – Francesco Libetta

-Franz Schubert: Improvviso Op. 90 n. 4 D 899 in La bemolle maggiore – Luca Ciammarughi

-Ezio Bosso: Split, Postcard from far away – Francesco Libetta

-Gioacchino Rossini: Ouverture dal Guglielmo Tell (trascrizione Franz Liszt) – Francesco Libetta