Città di Castello omaggia Burri: le sue opere negli ex seccatoi di tabacco

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Appuntamento 12 marzo, giorno nascita del maestro

   

Dopo oltre due anni di lavori di risistemazione, riqualificazione e di restauro si va verso l’apertura degli ex seccatoi del tabacco a Città di Castello. Il 12 marzo, giorno di nascita del maestro Alberto Burri, la Fondazione Palazzo Albizzini collezione Burri lo celebrerà rendendo di nuovo fruibile la seconda sede espositiva a lui dedicata. Edificata nella metà degli anni ’50 del 1900, la struttura fu usata per essiccare il tabacco tropicale, noto per la sua lavorazione in Alto Tevere, fino al 1966. Dieci anni più tardi la Fattoria Autonoma Tabacchi di Città di Castello concesse al maestro Burri l’utilizzo di uno degli undici grandi edifici che qui realizzerà, nel 1979, uno dei suoi cicli più noti, Il Viaggio. Quando, nel 1989, la monumentale struttura fu messa in vendita, la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri decise di acquistarli. Lo stesso Burri lavorerà a fianco di architetti di sua fiducia, convertendola da seccatoio a grande sede espositiva, conservando volutamente la sua essenzialità strutturale. Nasce così il secondo Museo Burri denominato Ex Seccatoi del Tabacco, inaugurato nel 1990. In questi anni “la Fondazione Burri ha elaborato un vasto progetto di bonifica, riqualificazione, ripristino, restauro e implementamento degli spazi espositivi degli edifici degli Ex Seccatoi” spiegano il presidente Bruno Corà e l’architetto Tiziano Sarteanesi. “Mediante due specifiche fasi di elaborazione di un’unica idea progettuale – aggiungono -, gli undici Seccatoi sono stati sottoposti ad una profonda opera di bonifica, prima rivolta al loro piano seminterrato e successivamente al piano rialzato. “Il nuovo progetto di musealizzazione dei Seccatoi – precisano Corà e Sarteanesi – ha mantenuto le medesime pareti decise da Burri e la medesima disposizione e successione di opere”.