Città di Castello: la mostra di arte presepiale compie 20 anni

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Città di Castello: la mostra di arte presepiale compie 20 anni. L’edizione 2019 vedrà nella città altotiberina la presenza di quasi 200 espositori provenienti da tutta Italia e da varie associazioni presepistiche

   

Quasi 200 espositori provenienti da tutta Italia e da varie associazioni presepistiche per impreziosire ancora di più un’edizione speciale della “Mostra di arte presepiale “di Città di Castello che quest’anno festeggia un traguardo importante: il ventennale.
Dal 1 dicembre fino al 6 gennaio 2020 la città altotiberina si trasforma in una vera e propria ‘cittadella del presepe’. Nella Cripta del Duomo si potranno ammirare le opere dei più grandi artisti del settore provenienti dalle scuole di Napoli, Bergamo, Palermo, Avellino, oltre che sardi, toscani ed umbri. Parteciperanno, inoltre, varie associazioni aventi capofila l’Associazione Italiana Amici del Presepe sezione Napoli con la quale è iniziata la collaborazione sin dagli esordi.
Questa edizione vedrà alla consueta prestigiosa location del Duomo aggiungersi anche Palazzo Vitelli di Sant’Egidio, dove con il patrocinio e sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio, verrà proposto un evento di grande respiro culturale, poi S. Apollinare in Via del Popolo dove verranno collocate due eccezionali opere.
La mostra è gestita dall’associazione presepistica locale che ogni anno realizza 25 opere da esporre. Saranno presenti raccolte private di artisti provenienti dalla Toscana e dalla Campania, la collezione Casillo, Bonechi, Dini, Arxaia e una sezione sarà dedicata ai pittori tifernati.
Una delle novità è la presenza di un grande presepe napoletano di mt 12 per 2 e alto 3.
Verrà ospitato un suggestivo presepe dal tema ”la terra dei fuochi” di Paolo Durante di Maddaloni (Na).
Torneranno gli amici di Cascia con l’Associazione Carbonari che dopo il terremoto hanno sospeso le attività e presenteranno un presepe tradizionale allestito per l’occasione.
Si potranno ammirare i tappetari di Camaiore con uno lavoro a mosaico di segatura colorata che verrà completato durante l’inaugurazione.
Alla mostra potranno partecipare nella sezione appositamente allestita, le scuole, gli asili e le associazioni di assistenza per disabili.
Sarà presente anche una parte della collezione “Presepi dal Mondo” di San Giovanni val d’Arno con il tema del cammino di Compostela.
Entrando ancora più nel dettaglio, nella Basilica inferiore della Cattedrale l’Associazione presepistica napoletana presenta “Gli antichi mestieri da Francesco de Bourchard al teatro di Raffaele Viviani”. Quindi l’APN allestirà, oltre alle consuete vetrine con mirabili opere dei suoi soci maestri, una sezione dedicata agli antichi mestieri e alle influenze che questi hanno avuto sul presepe napoletano con particolare riferimento all’iconografia e al teatro dalla seconda metà del XIX secolo al secondo dopoguerra.
Le opere nelle vetrine sono un omaggio a Francesco de Bourchard, l’opera centrale è invece un omaggio al teatro del poeta e drammaturgo napoletano Raffaele Viviani. Tali opere sono, da un lato una denuncia dello status sociale di una parte del popolo napoletano, dall’altra una fotografia di luoghi, usi e costumi di una Napoli ormai scomparsa, che trova analogie nella produzione pittorica di fine ottocento.
Mentre al primo piano della prestigiosa dimora rinascimentale di Palazzo Vitelli di Sant’Egidio sarà allestita la mostra “Presepe continuum”, uno storytelling presepiale che testimonia la continuità – non senza adattamenti – dall’antichità a oggi, di usi costumi e tradizioni campane e più spesso napoletane. L’opera, frutto della collaborazione tra l’APN e la direzione artistica del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sarà collocata nella sala degli Dei e costituirà il punto di partenza di un percorso didattico-espositivo che si snoderà negli ambienti affrescati del piano nobile.
Il percorso si conclude in una saletta multimediale in cui sarà possibile fruire di video realizzati sulla mostra e descrittivi dell’arte presepiale napoletana con riferimento alla storia e alla tradizione colta e popolare. La mostra internazionale di arte presepiale si è oramai inserita a pieno titolo tra le manifestazioni più prestigiose e qualificate del panorama nazionale, regionale e provinciale. L’obiettivo è proporre quanto di bello e nuovo ci sia in opere presepistiche in Italia e all’estero e valorizzare l’artigianato e le peculiarità artistiche nella nostra regione, dall’altra parte promuovere l’Alta Valle del Tevere dell’Umbria incentivando la presenza di turisti e visitatori provenienti da fuori regione. Questa sarà la quinta edizione senza Gualtiero Angelini colui che insieme ad altri appassionati del presepe, inventò  questa bellissima  manifestazione. Alla sua figura sarà dedicata una sezione all’interno della mostra. Per il secondo anno è stata indetta la rassegna di presepi alla quale sono state invitate le parrocchie, le società rionali e le Pro Loco di Città di Castello.