Il Centro di formazione tifernate non riesce a soddisfare le richieste di operatori – Grazie a collaborazione con aziende e associazioni, i ragazzi entrano subito in officina con alte probabilità di assunzione
Nata nel 1909 con lo scopo di aggiornare professionalmente i giovani e i lavoratori dell’Alto Tevere rispetto ai mestieri, anche nuovi, che venivano praticati in quegli anni, la Scuola Bufalini di Città di Castello svolge tutt’oggi con successo questo compito. Ovviamente la società è profondamente mutata da allora, così come lo sono le professioni e le esigenze del mondo economico, ma tra i vari corsi che vengono organizzati ogni anno c’è n’è uno che da oltre un secolo viene riproposto senza soluzione di continuità, pur con tutte le innovazioni e gli aggiornamenti necessari. Si tratta del corso di meccanica, un settore in cui nell’Altotiberino operano numerose e importanti aziende sempre alla ricerca di nuovo personale preparato, difficile da trovare. Lo testimoniano gli stessi rappresentanti del Centro di formazione castellano impegnati a far conoscere sul territorio, ai ragazzi e alle loro famiglie, le grandi opportunità di lavoro in questo settore.
“In tutti questi lunghi anni – ricorda il presidente Giovanni Granci – il corso per meccanici è stato sempre il minimo comune denominatore della scuola. I meccanici sono ancora il corso di riferimento di questo istituto che, nella sua storia, ha visto passare tantissimi studenti che sono poi potuti diventare, grazie anche a ciò che hanno appreso qua dentro, piccoli ma anche grandi imprenditori del territorio”.
“Da tanti anni – fa sapere l’educatrice Marusca Gaggi – numerose aziende, un gran numero di associazioni di categoria e anche sindacati collaborano con noi. Per loro rappresentiamo un punto di riferimento, anche per la ricerca di lavoratori. In questo momento in particolare, soprattutto nel settore meccanico, abbiamo molte più richieste di operai da parte delle aziende di quelli che riusciamo effettivamente a formare e mettere loro a disposizione. I nostri corsi, infatti, sono molto pratici e già dal secondo anno i ragazzi entrano in azienda per fare stage molto lunghi, di circa 400 ore”.
Il corso può essere scelto dai ragazzi che hanno terminato la scuola secondaria di primo grado, quindi a partire dai 14 anni. Può durare fino a quattro anni e al terzo si ottiene la qualifica professionale, mentre al quarto il diploma professionale. Grazie ai finanziamenti della Regione Umbria, il corso è gratuito e la Scuola Bufalini mette a disposizione tutti i materiali necessari, compreso un rimborso per le spese di trasporto.
“L’allievo che arriva qua – spiega l’istruttore del laboratorio di meccanica, Francesco Fascella – impara a eseguire tutte le lavorazioni di base che saranno lui richieste una volta che andrà a lavorare. Molte aziende telefonano per richiedere operatori e, a dire il vero, molti di quelli che fanno gli stage poi continuano nella stessa azienda. Se, infatti, si dimostrano capaci e volenterosi è la stessa azienda a proporre di rimanere”.
“Ogni anno – sottolinea infine Gaggi – cerchiamo di acquistare macchinari nuovi. Si inizia dal lavoro al tornio e poi si passa alla programmazione su macchine a controllo numerico. Oltre a questi macchinari, nel nostro laboratorio di 200 metri quadrati. Abbiamo anche simulatori per la programmazione Cad e dieci postazioni per imparare ogni tipo di saldatura”.