L’evento che ha interessato il comune di Citerna è stato di eccezionale intensità, già durante la notte tra il 5 e il 6 di novembre erano caduti oltre 87 mm di pioggia solo nel nostro territorio – dichiara il Sindaco Giuliana Falaschi- a questo si è aggiunta la grande quantità di acqua che si è riversata nella nostra valle a seguito delle forti piogge verificatesi nel vicino territorio aretino, in particolare nei comuni limitrofi, evento che, come sempre, provoca forti ripercussioni negative su tutto il reticolo idrico che ci attraversa. Abbiamo insediato il Comitato Operativo Comunale (COC) già dalle 8.30 della mattina, sia per monitorare l’evolvere della situazione che per intervenire immediatamente sui problemi della viabilità e soprattutto per valutare i rischi per la pubblica incolumità. L’esondazione dei Rii prima e del Torrente Sovara poi, ci ha costretto a chiudere la gran parte delle strade comunali di Pistrino, la via del Mancino, di San Romano, di Santa Fista, delle Case Basse, oltre alla Strada Provinciale 100 in più tratti ricoperta dall’acqua ed interessata da smottamenti e movimenti franosi. Gli stessi hanno riguardato anche la Via della Stazione a Citerna, la strada vicinale del Bagnolo, le strade del Cimitero di Fighille, di Petriolo e del Fondaccio. Alcuni nuclei familiari sono rimasti isolati sia nella zona delle Case Basse che in località Atena, raggiunti sia telefonicamente che con il canotto dei Vigili del Fuoco per l’evacuazione che, tuttavia, hanno rifiutato e dei quali abbiamo avuto continue rassicurazioni circa lo stato di salute dei componenti. Grazie poi all’arrivo dei vari nuclei della Protezione Civile (Montone, Città di Castello, San Giustino, Umbertide, Monte Santa Maria Tiberina e Sansepolcro), in un primo tempo tutti impegnati nella zona di Norcia a causa del recente terremoto, oltre al nostro personale esterno, ai nostri Vigili, ai Carabinieri della Stazione di Citerna, al personale della Provincia di Perugia e della Regione, ai Vigili del Fuoco, al corpo Forestale dello Stato ed alla CRI di Città di Castello, siamo riusciti a far fronte all’ emergenza ed evitare il peggio, oltre a presidiare tutte le strade fino a tarda notte, cioè fino a quando la gran parte delle strade sono state riaperte consentendo anche la normale ripresa dell’attività didattica nelle scuole. Tutto ciò è stato possibile grazie ai numerosi volontari e al personale intervenuto a cui va il nostro ringraziamento. Oggi siamo al giorno della conta dei danni che risultano molto ingenti sia al
patrimonio pubblico che privato, oltre alle attività produttive, all’agricoltura ed all’ambiente. In data odierna abbiamo avanzato richiesta alla regione dell’Umbria del riconoscimento dello stato di calamità con un primo elenco dei danni, riservandoci di fare ulteriori comunicazioni circa i danni ai privati ed alle attività produttive che ci verranno segnalati.
E’ il caso, ancora una volta, di segnalare l’importanza e l’urgenza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie dei rii e del torrente Sovara , sulle quali l’Amministrazione Comunale non può intervenire essendo demaniali , e dello studio della vulnerabilità idrica e idrogeologica del nostro territorio allo scopo di fare ipotesi di intervento che possano ridurre il rischio, oltre che al reperimento delle risorse ingenti necessarie poi nel successivo intervento. Lo studio risulta essere indispensabile anche per comprendere e riconoscere tutte le probabili concause che hanno determinato la situazione di estrema gravità in cui ci siamo trovati. A breve convocheremo anche un Consiglio Comunale Aperto, su un ordine del giorno che riguarda in particolare l’evento calamitoso che ci ha colpito in questi giorni in modo da approfondire tutte le tematiche.