CIA Umbria e la Cooperativa Sociale ASAD in prima fila contro il caporalato e il lavoro nero

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CIA Umbria e la Cooperativa Sociale ASAD in prima fila contro il caporalato e il lavoro nero. All’indomani dell’indagine sull’Orvietano che ha ‘liberato’ due operai agricoli romeni dalla morsa di un imprenditore senza scrupoli

   

 

Cade a fagiolo il primo tavolo regionale on line, questa mattina 4 marzo, nato dalla sinergia tra Cia Umbria e la Cooperativa sociale umbra ASAD, fatalmente appena dopo la notizia di ieri, circa l’indagine della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto, su un possibile caso di caporalato ai danni di due operai agricoli romeni a servizio di un imprenditore umbro, in condizioni di povertà e degrado.

Il progetto dal titolo “FAMI – promozione di percorsi di inclusione attiva nel settore agricolo di qualità”, di cui ASAD è capofila, è finanziato dal Fondo Asilo Migrazioni e Integrazione (Fami) dell’UE, con il patrocinio del Ministero dell’Interno e del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. L’obiettivo è promuovere condizioni di regolarità lavorativa nel settore agricolo per i cittadini di Paesi Terzi e valorizzare, al contempo, forme virtuose di agricoltura (sociale e biologica ad esempio) capaci di rivitalizzare le aree rurali, colpite da forte spopolamento. Ciascuno dei partner metterà a servizio dei soggetti interessati – cittadini extra Ue con regolare permesso di soggiorno o richiedenti asilo – tutta una serie di servizi e competenze al fine di un avvio al lavoro nel pieno rispetto della dignità umana e delle leggi italiane, attraverso strumenti innovativi di prevenzione e contrasto, oltre al supporto alle vittime di sfruttamento lavorativo e caporalato. Tra le attività in capo a Cia Umbria, ci sono la tutela legale, l’orientamento al lavoro, la sensibilizzazione delle imprese agricole sul tema del caporalato e la realizzazione di percorsi di formazione professionalizzanti per gli immigrati.

Hanno partecipato al 1° tavolo del progetto gli stakeholders del territorio regionale, tra cui: la Regione Umbria, la Caritas Perugia, l’Arci Terni, l’Ass. Liberamente Donna, le cooperative Ariel e La Rondine, la Sprar Spoleto, Ases Cia, con gli interventi di Giuseppe De Anseris progettista ASAD, Fulvio Mecci project manager ASAD, Matteo Bartolini presidente Cia Umbria, Andrea Palomba project manager Cia Umbria, Danilo De Lellis  responsabile Ufficio lavoro Cia-Agricoltori Italiani, Saied Jowkar di Arpal Umbria, Francesca Cagnoni del Distretto del Perugino Usl 1 e responsabile Posizione organizzativa Sociale Distretto di Perugia, le prof.sse Bianca Maria Torquati e Chiara Paraffini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali 3 dell’Università di Perugia e Alessandro Moretti presidente Acli Perugia.