“Chi salverà Ponte S. Giovanni?” incontro con il capogruppo di Progetto Perugia del Consiglio Comunale di Perugia Francesco Vignaroli

498

Esposte le ragioni dei cittadini di Ponte San Giovanni a proposito della questione del “Nodo” di Perugia

   

Di seguito il comunicato stampa del Comitato “Chi salverà Ponte San Giovani?” in merito all’incontro dello scorso 16 febbraio con il capogruppo di Progetto Perugia, Francesco Vignaroli

Proseguendo nel suo programma di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica e degli organi politico-amministrativi competenti, circa la grave situazione del traffico sulla E45, nel tratto Collestrada – Ponte San Giovanni e sul raccordo autostradale Perugia – Bettolle, coi ripetuti ingorghi che vi si verificano a causa di incidenti ripetuti, che hanno come causa principale l’enorme flusso di veicoli che quotidianamente ne usufruiscono e con le conseguenze di semi paralisi che ne deriva in tutta la zona circostante e in special modo a Ponte San Giovanni, che di questa zona è il centro, Il Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni?” ha ospitato il capogruppo di “Progetto Perugia” Francesco Vignaroli, nella sede del Circolo Socio-Culturale I Maggio.

Il programma di incontri nel nostro territorio, ai quali le varie forze politiche invitate fino a questo momento hanno aderito con grande disponibilità, si propone di fornire alle rappresentanze politiche sia le considerazioni che sono state elaborate dal Comitato circa la insostenibilità a vari livelli della situazione che si è determinata nel tempo, sia la proposta che appare l’unica realistica e risolutiva – la realizzazione del Nodino come primo stralcio del Nodo di Perugia. Nello stesso tempo la presenza di pubblico all’incontro mira a dare all’ospite di turno il vero polso dei residenti, affinché sia chiaro quale siano le attese assolutamente prevalenti della popolazione, al di là delle rappresentazioni deformate che sono circolate nei mezzi di informazione da parte di soggetti che non hanno una reale rappresentatività degli umori del territorio.

Aprendo la seduta, Fausto Cocciari ha illustrato brevemente all’ospite, consigliere Vignaroli, il motivo della nascita del Comitato e il senso della battaglia che si sta combattendo affinché prevalga nelle scelte politiche l’urgenza di offrire alla popolazione interessata in primis, ma anche ai fruitori tutti delle arterie stradali congestionate, esasperati, una proposta di soluzione, il Nodino per intanto, che è l’unica concretamente realizzabile, sia perché già finanziata  e in avanzata fase di progettazione, sia perché tutte le alternative avanzate da chi vi si oppone appaiono o sfumate nel tempo, non essendo presente alcun piano realizzativo, o parziali, irrealizzabili, o addirittura capaci di peggiorare la situazione in un area già sufficientemente martoriata.

Su questo punto si è anche soffermato Luigi Ercolani, che analizzando la proposta avanzata e anche ventilata dall’ANAS di realizzare una seconda rampa in salita verso Perugia, ne ha messo in luce sia i riflessi negativi che ne potrebbero ricadere su Ponte San Giovanni, sia l’inadeguatezza della sede stradale del raccordo autostradale, che verrebbe investito di ulteriore carico di veicoli, che riprodurrebbero qualche centinaio di metri più avanti la stessa situazione di blocco che attualmente si riscontra all’inizio dell’unica rampa per Perugia. Piuttosto, ha sottolineato, sarebbe augurabile che il Comune di Perugia si facesse parte trainante nel caldeggiare, insieme alla realizzazione del Nodino, la posa in opera di barriere antirumore, del tutto assenti nei tratti in questione, con grave pregiudizio della vivibilità delle zone adiacenti al percorso della E45 e ogni ulteriore mitigazione dell’impatto dell’arteria stradale. Ricorda inoltre i dati delle centraline dell’ARPA, che denunciano alte quantità di inquinanti nell’atmosfera, spesso ben oltre i limiti ammessi dalla legge e auspica infine che ANAS realizzi opere di compensazione del disagio dei cittadini, quali ad esempio un percorso pedonale già esistente, che unisce Ponte San Giovanni con il bosco di Collestrada, dei cui valori ambientali e ricreativi anche la popolazione del paese vorrebbe godere. Si tratterebbe esclusivamente di sistemare e rendere agevolmente percorribile un sentiero ad oggi molto deteriorato.

Giuliano Palmerini, a sua volta, al fine di far notare la pretestuosità di certe polemiche contro il Nodino, ha ricordato che attualmente è in fase di realizzazione, a pochi chilometri da Ponte San Giovanni, una galleria lungo la superstrada per Ancona, che andrà ad aggiungersi alla prima già realizzata. In questa tratta, ha notato, insiste normalmente un traffico di gran lunga inferiore a quello lamentato sul tratto di E45 in questione, tanto che, volendo fare polemica, si potrebbe anche fare a meno della seconda galleria, senza creare gravi disagi. Inoltre nel sito sorge un tipo di bosco con caratteristiche simili a quello di Collestrada, ugualmente a rischio di qualche danneggiamento: eppure, nessuna voce di protezionista ambientale si è mai levata in proposito: perciò, conclude, si metta mano senza altri indugi, alla realizzazione del Nodino. Altre precisazioni, indicazioni ed esortazioni a sveltire le procedure di approvazione del progetto, oltre che ad assumere il compito di farsi carico delle richieste dei cittadini toccati dal percorso della nuova strada, soprattutto nel tratto che interessa Balanzano, in modo che si possano alleviare al massimo i disagi e risarcire adeguatamente i danni, sono state avanzate rispettivamente dai membri del Comitato esecutivo del Comitato, Sergio Zara e Claudio Ricciarelli.

Dopo una serie di interventi del pubblico presente, che hanno aggiunto ulteriori chiarimenti e suggerimenti circa l’ottimizzazione del progetto, ha chiuso la serata il Consigliere comunale di Progetto Perugia, Francesco Vignaroli. Il Consigliere ha esordito ringraziando per l’invito ricevuto e dichiarando la propria positiva sorpresa per la costruttività del metodo adottato dal Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni?”, che gli ha consentito di avere quel rapporto diretto con i cittadini che le attuali dinamiche della vita politica raramente concedono.

Questo, ha dichiarato, è quello che si dovrebbe riprendere a fare, perché altrimenti il consigliere comunale non può fruire di quelle indicazioni dei cittadini e anche di quella massa di informazioni sulle situazioni locali che permettano di assumere decisioni tarate con precisione sui bisogni delle comunità locali. Sulla questione del Nodino, si è dichiarato d’accordo sulla sua realizzazione, che appare la naturale conseguenza della situazione critica che si è venuta a creare, della quale ha avuto ripetute esperienze per esigenze di lavoro. D’altra parte, ha ricordato, già nello scorso mese di dicembre il suo gruppo politico emise una dichiarazione nella quale si esortava a passare dalla discussione sul “se” al Nodino a quella sul “come” realizzarlo. Si riserva invece di avere ulteriori informazioni sul secondo tratto dell’opera, la tratta Madonna del Piano – Corciano, della quale non si hanno descrizioni precise. Saluta infine gli ospitanti, Comitato e pubblico, rinnovando la propria soddisfazione per la positività delle proposte emerse e per la chiara manifestazione di volontà registrata. La riunione si è chiusa dopo due ore di proficuo e costruttivo confronto.