Cantieri più veloci, ok di Anas alla richiesta della Regione Umbria

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melasecche - giunta regionale (foto Basilietti)

Melasecche, già dalla primavera 2024 miglioramento radicale

   

“Comunico con piacere che alla richiesta inoltrata da tempo all’Anas regionale e nazionale per velocizzare i cantieri sulle strade statali dell’Umbria, facendo seguito ad un incontro presso la Direzione generale, abbiamo ottenuto una risposta positiva con una serie di impegni precisi”.

Lo riferisce l’assessore regionale alle infrastrutture, Enrico Melasecche.

“Com’è noto in Umbria – spiega – fervono da tre anni cantieri di manutenzione, non più organizzati sulla base della logica ‘su guasto’ ma un tipo di manutenzione programmata, caratterizzata da interventi profondi, innovativi e duraturi nel tempo, con un conseguente allungamento della vita utile delle infrastrutture. Tuttavia, poichè l’impegno attuale è rilevante ed il numero dei cantieri lungo tutta la E45 ed il raccordo Perugia-Bettolle è elevato, si è imposto un approccio che aumenti l’efficienza degli stessi e l’intensità dell’impegno delle imprese in modo tale da giungere alla conclusione del programma di manutenzioni in tempi ulteriormente contenuti”.
“Con l’Anas – afferma Melasecche – abbiamo ora concordato di inserire nei prossimi bandi di gara non più la facoltà ma l’obbligatorietà di eseguire i lavori all’aperto su due turni lavorativi e quelli in gallerie su tre turni, 24 ore su 24, prevedendo per entrambe le fattispecie la prosecuzione dei cantieri durante il fine settimana”.
“Per i cantieri in corso – prosegue – le iniziative adottate per mitigare i disagi comprendono l’incremento dei turni di lavoro, il miglioramento delle tecnologie e delle modalità di cantierizzazione, e infine una programmazione condivisa con la Regione per consentire una più efficace organizzazione e comunicazione del calendario dei lavori”.
Melasecche conclude sottolineando che “si lavora per ottenere risultati importanti, con interventi che una volta conclusi non si dovranno più ripetere se non fra vari decenni con un sollievo generale ed una riconquistata normalità che dovrebbe vedere già dalla primavera del 2024 un miglioramento radicale”.