Assisi: fiaccole e bandiere della pace per dire stop alla guerra

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Una grande bandiera con i colori dell’iride, illuminata dalle fiaccole, è stata dispiegata davanti all’ingresso della Basilica Inferiore di Assisi per chiedere la pace in Ucraina. Una manifestazione promossa dal Comune e dalla Tavola per la pace insieme alle Famiglie francescane. In tanti, religiosi e non, hanno partecipato all’iniziativa. Con loro diversi sindaci con la fascia tricolore. A prendere la parola, tra gli altri, Stefania Proietti, sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Perugia, e il promotore della marcia della pace Flavio Lotti.

“Siamo qui a manifestare per la pace – ha detto Proietti – e ci sentiamo vicini ai sindaci delle citta ucraine colpite. Siamo in oltre 350 in questa piazza, anche una luce che ci accende nella notte può dare vita alla speranza”.

“La vita delle persone, compresi donne e bambini, ha meno valore di equilibri geopolitici, di affermate garanzie strategiche” ha sottolineato il custode del Sacro Convento di Assisi fra Marco Moroni in un messaggio sul sito “San Francesco”.

IL SINDACO RINGRAZIA LE SCUOLE PER AVER TESTIMONIATO LA PACE

Il sindaco di Assisi Stefania Proietti ringrazia i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli alunni e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio per aver accolto l’invito a recarsi in piazza del Comune per esprimere la propria contrarietà alla guerra e testimoniare la vicinanza al popolo ucraino. Centinaia e centinaia di bambini e ragazzi hanno consegnato al sindaco pensieri, disegni e striscioni contenenti messaggi di pace. Con semplicità ed emozione tutti si sono schierati contro la guerra, tutti hanno invocato la pace in Ucraina, in tantissimi hanno lanciato il loro messaggio dalla porta d’ingresso del Municipio della città serafica.

“Sono stati momenti bellissimi, di grande intensità, – ha affermato il sindaco – i nostri ragazzi e il mondo della scuola hanno risposto in tantissimi al nostro appello per la pace. Abbiamo passato momenti di grande speranza, dai più piccoli della scuola d’infanzia ai ragazzi delle superiori hanno gridato al microfono che solo la pace ha senso, che la guerra è mostruosa, è sofferenza e morte, e tutti noi non possiamo rimanere indifferenti all’odio cieco che uccide civili innocenti e bambini. E’ stata importante la risposta delle nostre scuole, da primo cittadino mi inorgoglisce e ci fa sperare nelle nuove generazioni, insieme a loro dobbiamo costruire un futuro di pace da ora”.

Il sindaco ringrazia infine tutte le scuole anche per le iniziative che stanno organizzando nel segno della pace e ricorda che gli elaborati degli alunni e degli studenti saranno inviati al segretario Onu e ai presidenti dell’Ucraina e della Russia.