Approvato il Piano delle azioni positive della Provincia di Perugia

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Per il triennio 2022 – 2024

   

Benessere nel luogo di lavoro inteso come valorizzazione dell’individuo inserito in un ambiente accogliente, inclusivo che favorisca le aspirazioni e le potenzialità di ciascuno. È in somma sintesi il contenuto del Piano delle azioni positive della Provincia di Perugia approvato per il triennio 2022-2024.

“L’impegno che l’Amministrazione si assume – ha dichiarato la Presidente Stefania Proietti – è quello di  contribuire ad un cambiamento culturale generale tale da incidere positivamente per la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo che favorisca l’espressione del potenziale individuale e lo utilizzi come leva strategica per il miglioramento dell’efficienza organizzativa e della qualità dei servizi resi. Le ‘azioni positive’ nascono come misure dirette a rimuovere ostacoli alla realizzazione delle pari opportunità nel lavoro”.

Oggi, in linea con quanto previsto dalla direttiva ‘Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle Amministrazioni Pubbliche’, tale nozione giuridica si è ampliata con la finalità di costruire e accrescere il benessere lavorativo ed organizzativo tra le persone.

“La Provincia di Perugia – ha chiarito la Consigliera con delega alle pari opportunità, Erika Borghesi – nella definizione degli obiettivi che si propone di raggiungere con questo Piano, ritiene prioritario:accrescere e valorizzare le competenze e il ruolo del CUG (Comitato unico di garanzia); garantire un clima lavorativo improntato al benessere organizzativo ed individuale; favorire politiche di conciliazione dei tempi e delle responsabilità professionali e familiari”.

Tale programmazione prende il via dal monitoraggio di quanto realizzato nell’anno precedente, ma soprattutto dall’indagine sul benessere organizzativo ed individuale percepito all’interno dell’Amministrazione realizzatasi mediante la somministrazione di un apposito “Questionario” a tutto il personale dell’Ente.

La finalità dell’indagine è stata quella di far emergere eventuali discriminazioni e molestie, analizzare le criticità riscontrate e apportare i necessari correttivi per contribuire alla costruzione di un ambiente di lavoro efficiente, cooperativo e sicuro.

Gli ambiti di indagine hanno riguardato: le competenze e lo sviluppo professionale, la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di vita, gli ambienti di lavoro in termini di clima e di relazioni, stress, sicurezza, discriminazioni e violenza. Altro tema di consultazione è stato quello inerente la recente esperienza in materia di “Lavoro agile”.

Per la pianificazione si è partiti anche dalla raffigurazione aggiornata degli organici, distinti per qualifiche e per genere, dell’Ente.

Numeri e dati

Al 31.12.2021 il personale di ruolo, escluso i dirigenti, è composto da 403 unità di cui 264 uomini e 139 donne. I dirigenti sono 11, di cui 9 uomini e 2 donne.

L’età media è piuttosto elevata con una concentrazione del personale nella fascia d’età tra 51 e 60 anni.

Per quanto riguarda i titoli di studio si sottolinea che sono  le donne a possedere, in tutte le categorie, titoli di studio più alti dei loro colleghi.

Il numero di persone che ha usufruito del part-time nel 2021 è stato di 28 unità; di queste 15 sono uomini e 13 donne.

A fronte di un numero più alto di persone che hanno usufruito di permessi legati alla Legge n.104 del 92 (84 uomini e 48 donne), residuale è il numero di persone che usufruisce dei permessi relativi ai congedi parentali (5 uomini e 1 donna). Ciò è sicuramente da collegare alla alta età anagrafica del personale.