Inaugurata la quattro giorni di rigenerazione nel borgo umbro con Franco Arminio.
Studenti al lavoro per ripensare l’identità di Cesi. In arrivo il 17 luglio l’incontro con il brand designer Alessandro Ubertis.
CESI – A Cesi ha preso il via martedì 15 luglio l’evento principale, con quattro giorni di appuntamenti, del progetto “PAZ /// esperienza Cesi. La Comunità tra pensiero e azione”, un’iniziativa ambiziosa volta a rilanciare il borgo come meta turistica e residenziale d’eccellenza attraverso la rigenerazione culturale e sociale. Fino al 18 luglio, il piccolo borgo pedemontano del ternano è il palcoscenico di una immersione tra natura, archeologia, arte e vita locale, con un programma ricco di laboratori e interventi di esperti.
La prima giornata è iniziata con i saluti di Francesco Maria Giuli di Utilità Manifesta, l’associazione ideatrice del progetto. L’evento ha visto la partecipazione di studenti dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università Sapienza di Roma. Un momento significativo è stata la presentazione a Palazzo Contelori di Franco Arminio, poeta, scrittore e “paesologo”, la cui presenza ha arricchito l’approccio all’antropologia culturale dei territori.
Arminio, riconosciuto per la sua analisi etnografica sul campo, ha condotto un’approfondita esplorazione del borgo di Cesi, sottolineando l’importanza della conoscenza, dell’avvicinamento e del contatto diretto con il territorio come pilastri fondamentali per il pieno svolgimento del progetto. Questo “Laboratorio Cesi”, concepito come un vero e proprio campo di lavoro per studenti e studentesse, mira a stimolare una riflessione critica su temi cruciali quali lo spopolamento dei borghi, l’utilità sociale ed effettiva dei fondi a disposizione di amministrazioni e territori, il concetto di vivibilità e l’orientamento delle pubbliche amministrazioni verso un’attenzione concreta alle persone e ai residenti.
La giornata è quindi proseguita con una passeggiata etnografica nel paese di Cesi, utilizzando diversi strumenti di osservazione e documentazione: fotografia, registrazione video, interviste, registrazione di suoni, schizzi e appunti. Ai giovani partecipanti al workshop – studenti laureandi dei corsi di Laurea Magistrale in Design dell’Università Roma Sapienza e dell’Università degli Studi di Perugia – è stato consegnato un “taccuino etnografico”. Questo strumento li ha invitati a un percorso di racconto e riflessione, guidandoli attraverso domande mirate dopo la passeggiata: “Guardare, incontrare, scoprire, accogliere: qual è il tuo approccio?”; “Scoprire e sperimentare: qual è il tuo modo?”; “Preparazione e intenzione, con occhi e cuore”; “Linguaggi e strumenti scelti per l’osservazione”; “Osservazione dei luoghi, degli abitanti, della natura: quali storie emergono?”.
Le fotografie scattate verranno stampate, mentre disegni e schizzi saranno condivisi in un tavolo di lavoro collaborativo. L’obiettivo è organizzare il materiale raccolto secondo categorie ispirate a matrici simboliche: Acqua (Antropologia, Persone, Relazioni, Corpo, Tracce, Espressioni, Gesti, Dialetti, Tradizioni, Riti, Segni); Terra (Spazio, Movimento, Luoghi, Natura, Percorsi, Strade, Segnali, Direzioni, Segni); Fuoco (Immagine, Rappresentazione, Comunicazione, Carattere, Tessuti, Colori, Tassellature, Segni); Aria (Valori, Immateriale, Tradizione, Credenze, Musica, Cultura, Arte Popolare, Segni).
Questa prima attività ha permesso già di raccogliere una serie di stimoli, idee e suggerimenti progettuali, fondamentali per la fase successiva. La documentazione territoriale rappresenta una vera e propria indagine sociale sul borgo di Cesi, finalizzata a cogliere punti distintivi e utili per narrarne e rappresentarne l’identità. Questa ricerca sul campo, dopo un’attenta fase di studio, produrrà in autunno diversi risultati concreti per Cesi, tra cui: un’identità visiva, una nuova segnaletica per il borgo e design di Prodotto (ad esempio, panchine, pensiline).
Franco Arminio ha affermato: “Camminare in un paese e guardarlo oggi è un gesto lirico e politico nello stesso tempo. Guardare chi c’è ma anche cosa potrebbe avvenire in questi luoghi, perché il paese ha sempre due strade, quella della contemplazione e quindi più malinconica ma anche quella più animosa di immaginare un futuro. Nell’idea della rigenerazione dei paesi qui a Cesi c’è una bella fiammella accesa”.
Arminio ha poi così sintetizzato la sua visione: “Ho coniato una nuova disciplina, la paesologia, l’osservazione di tutti i paesi, nel presente e nel futuro: le pratiche al servizio sono Guardare e Camminare con gesti sani, con esercizi di osservazione. I paesi sono una riserva di comunità. Il mondo ha bisogno di paesi, di umanità, di comunità. Il Paese è un luogo sacro, un luogo da vivere con solennità.” Arminio ha poi evidenziato come “Esperienza Cesi” abbia creato una “nuova comunità provvisoria”, introducendo dinamiche fresche per generare nuova vita e sottolineando che “rigenerando i paesi si rigenera l’Italia”. Proiettando lo sguardo al futuro, ha parlato della necessità di un “nuovo metabolismo sociale”: “I piccoli paesi vanno approcciati con solennità. Un paese più è piccolo più è grande. Prezioso sarà lo sguardo di questi giovani, perché senza loro i paesi non hanno futuro”.
La giornata inaugurale ha visto protagonisti altri due laboratori, entrambi incentrati sul tema “Antropologia, persone, relazioni”: il laboratorio di Design per il Sociale ha ospitato Carlo Gubellini, sindaco di Castenaso (BO), che ha condiviso la sua esperienza nelle pratiche di buon design applicate alla pubblica amministrazione. Chiara Zhu, designer veneziana esperta di comunicazione culturale, fotografia grafica e design-telling, ha guidato il laboratorio di Team Building.
L’evento “PAZ /// esperienza Cesi. La Comunità tra pensiero e azione” si inserisce nel più ampio progetto “Cesi 2026 – Cesi porta dell’Umbria, porta delle meraviglie: open doors for outdoor”. Quest’ultimo è l’unico progetto in Umbria, tra i 21 italiani selezionati, finanziato dal Ministero della Cultura tramite il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) nell’ambito del “Bando Borghi – Linea A”. L’obiettivo generale è il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, archeologico e delle tradizioni di Cesi, riconosciuta come “porta d’accesso” all’Umbria meridionale e centrale, con una specifica attenzione alla sua vocazione per le attività outdoor come speleologia, arrampicata e trekking.
La finalità ultima è quindi ridisegnare i borghi per farli “ri-vivere”, puntando sull’attrattività dei centri storici. Ed “Esperienza Cesi” si sta delineando come una nuova filosofia di design, orientata a creare il “borgo del buon vivere”.
“PAZ /// esperienza Cesi” è strutturato come un campo progettuale intensivo, coinvolgendo studenti laureandi dei corsi di Laurea Magistrale in Design dell’Università Roma Sapienza e dell’Università degli Studi di Perugia. Il progetto vede la partecipazione di educatori e professionisti provenienti da diversi settori, tra cui designer, antropologi, archeologi, speleologi, climbers, giornalisti, registi, amministratori e musicisti. Gli interventi si concentrano su cinque aree tematiche principali: oltre ad “Antropologia culturale per i territori”, anche “Design per il sociale”; “Design per i paesaggi culturali”; “Marketing strategico locale”; “Multimedial design per i territori”.
Mercoledì 16 luglio, il programma proseguirà sulla linea di “Spazio, movimento” con un laboratorio di design per i paesaggi culturali. Questo includerà una visita agli scavi della città romana di Carsulae in compagnia di un team archeologico. Seguirà un laboratorio con Rosa Tiziana Bruno, ricercatrice presso l’Università Complutense di Madrid e studiosa di sociologia narrativa e sociodidattica. Infine, un laboratorio di storytelling sul movimento sarà curato da Matteo Carboni e Utilità Manifesta – Sviluppo storytelling e design sociale.
Il giorno seguente, giovedì 17 luglio, per la tematica “Immagine, rappresentazione”, è previsto un laboratorio di multimedial design per i territori con un “trekking grafico” al sito archeologico dell’Ara Major. L’evento culminerà con un incontro con Alessandro Ubertis, presidente di Unicom – Unione Nazionale Imprese di Comunicazione, che approfondirà il ruolo della comunicazione all’interno di un progetto di marketing territoriale. L’incontro con Ubertis sarà aperto al pubblico e si terrà dalle ore 17 alle 19 a Palazzo Contelori. L’evento, intitolato “Il ruolo della comunicazione all’interno di un progetto di marketing territoriale”, vedrà il brand design consultant confrontarsi con amministratori del territorio, stakeholder, organizzazioni e imprese locali.
Il marketing territoriale, che coinvolge pubblici con vissuti, interessi e necessità differenti, richiede una solida strategia analitica delle risorse umane, delle opportunità e delle possibili occasioni di comunicazione, con obiettivi definiti a breve, medio e lungo termine. Senza un tale approccio, finalizzato a creare un intervento partecipativo e attivo nel tempo, si rischia di concentrare gli investimenti su attività effimere o meramente strutturali. Una gestione inadeguata nel tempo potrebbe vanificare gli investimenti, creare fenomeni di overtourism e deludere le aspettative dei principali stakeholder. Il compito delle istituzioni è, quindi, quello di creare consapevolezza dell’opportunità nella comunità e in tutto il territorio allargato, elaborando un piano che vada oltre la semplice informazione, per attuare una vera comunicazione che ponga le basi per un ritorno reputazionale ed economico duraturo.
Alle ore 22, sempre presso Palazzo Contelori, si terrà infine “Nuova dimensione Cesi”, una proiezione gratuita dei lavori svolti nel laboratorio multimediale.
Il campus progettuale si concluderà venerdì 18 luglio con il tema “Valore immateriale”. La giornata si articolerà in un Lab Marketing strategico locale, incentrato sulla progettazione di campagne pubblicitarie e istituzionali per piccole attività locali. A seguire, si terrà un laboratorio di Brand Design Oriented condotto nuovamente da Alessandro Ubertis, con l’obiettivo di sviluppare strategie di design per accrescere l’attrattività del borgo di Cesi.
Per il programma giorno per giorno e ulteriori dettagli, è possibile consultare il sito: https://www.p-az.it/programma/
Non solo campus: a fare da cornice all’evento, per tutto il mese di luglio, è allestita la mostra fotografica diffusa “Sergio Coppi fotografo ambulante”. A dieci anni dalla sua scomparsa, 173 scatti del fotografo saranno esposti in tre diverse sedi: la Chiesa di Sant’Angelo di Cesi, la Sala Apollo e Dafne di Palazzo Carrara di Terni e la Chiostrina della Biblioteca Comunale di Terni. La mostra racconta il vissuto intenso e partecipato di Sergio Coppi, che interpretava il mondo attraverso l’obiettivo non per professione, ma per una profonda esigenza esistenziale.
L’evento – patrocinato da AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva) e ConfArtigianato Imprese Terni – è ospitato nella Chiesa di Sant’Angelo e nel Palazzo Rinascimentale di Palazzo Contelori, residenza storica nel cuore di Cesi.