L’assessore Barcaioli presenta il piano 2026/2029 per inclusione e formazione nelle esecuzioni penali

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(AUN) – Perugia, 25 novembre 2025 – In un momento di profondo cambiamento per gli istituti penitenziari umbri, con la Casa Circondariale di Terni che vedrà l’insediamento del nuovo direttore e il provveditore dell’Amministrazione penitenziaria per Umbria-Marche, Liberato Guerriero, che si insedierà proprio in questa settimana, l’assessore al Welfare della Regione Umbria, Fabio Barcaioli, ha presentato alle direttrici e ai direttori dei penitenziari regionali il quadro degli interventi 2026/2029 dedicati all’inclusione sociale e lavorativa delle persone in esecuzione penale.
Un insieme coordinato di programmi che coinvolge gli istituti penitenziari, gli Uepe, le comunità per i minori, il terzo settore e gli enti locali. Una strategia che vuole costruire percorsi di reinserimento attraverso formazione, tirocini, laboratori professionali, residenzialità temporanea e servizi territoriali. Si tratta di una programmazione strutturata su un arco temporale significativo, pensata non più come interventi limitati nel tempo, ma come un insieme organico.
L’assessore Barcaioli ha presentato il programma, elaborato insieme agli uffici tecnici, a partire dall’avviso “Giois”, destinato a corsi di formazione professionali nei quattro istituti umbri, che ha l’obiettivo di raggiungere quattrocento persone. Seguono i programmi “Ama De” e “Ama Es”, sviluppati insieme al Ministero della Giustizia, che porteranno alla riqualificazione dei laboratori della Casa Circondariale di Terni e al Centro regionale di giustizia di comunità. A questi si aggiungono i tirocini finanziati dal Fse+, destinati a chi è in esecuzione penale esterna, e il progetto “Re.In.S”, che unisce servizi di orientamento, formazione, housing e sportelli unici di accesso sul territorio regionale.

“L’obiettivo – ha spiegato Barcaioli – è avviare una nuova fase di collaborazione e partecipazione con la direzione degli istituti, le cooperative e le associazioni presenti nelle strutture. L’intento è elaborare un piano sempre più condiviso per sostenere detenuti, detenute e operatori che affrontano difficoltà legate al sovraffollamento e ad altre criticità. Nelle prossime settimane sono previsti incontri con tutte le realtà coinvolte”.

L’assessore al Welfare ha poi aggiunto:

“Quando si parla di reinserimento si tratta di mettere le persone nelle condizioni di imparare un mestiere, trovare un ambiente sicuro e avvicinarsi a un lavoro stabile. Questo incontro è servito per un dialogo approfondito con le direttrici e i direttori, così da affinare le scelte operative e consolidare un confronto che produce risultati. Ogni strumento, dai laboratori ai tirocini, nasce dall’ascolto di chi opera ogni giorno negli istituti di pena e nei servizi territoriali. L’Umbria deve continuare a essere un territorio capace di ascoltare e di costruire risposte”.