Opposizione: “Bori fa propaganda. Con noi assunti centinaia di infermieri”

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“Durante il quinquennio scorso la sanità umbra ha conosciuto un piano di assunzioni e stabilizzazioni senza precedenti”

   

Le dichiarazioni del vicepresidente della Giunta regionale Tommaso Bori, secondo cui durante il governo del centrodestra e civici in Umbria i concorsi per infermieri sarebbero andati deserti, sono prive di fondamento e rappresentano l’ennesimo tentativo di riscrivere la realtà a fini propagandistici”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali di opposizione Donatella Tesei, Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo Arcudi (Tesei presidente – Umbria Civica).

“Nel periodo in cui abbiamo governato l’Umbria – spiegano i consiglieri regionali di centrodestra e civici -, sono stati banditi concorsi pubblici che hanno portato all’assunzione a tempo indeterminato di centinaia di infermieri. Va ricordato il concorso del 2020, pubblicato sulla gazzetta ufficiale numero 26 del 31 marzo 2020, per 325 posti di collaboratore professionale sanitario – infermiere – cat. D, bandito da Asl Umbria 2 e Azienda ospedaliera di Terni. I posti erano così distribuiti: 298 presso l’Asl Umbria 2 e 27 presso l’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni. L’anno successivo sono stati ampliati i posti di 223 unità, fino ad arrivare a 548 nuove assunzioni. I candidati sono stati 9.000, di cui 1.270 sono risultati idonei: altro che concorsi deserti come sostiene Bori. A queste assunzioni vanno aggiunti ulteriori bandi e procedure straordinarie, in particolare nel contesto dell’emergenza pandemica, che hanno consentito l’immissione di 250 infermieri, garantendo il potenziamento immediato degli organici per fronteggiare la crisi sanitaria. Si tratta di un contingente significativo, che si è sommato alle altre assunzioni, andando a rafforzare sensibilmente il sistema sanitario regionale e garantendo continuità e qualità dei servizi”. 

“È inoltre doveroso ricordare – proseguono i consiglieri di opposizione – che lo stesso concorso unificato per 124 posti da infermiere, indetto dall’Azienda ospedaliera di Perugia e pubblicato in gazzetta ufficiale il 22 aprile 2025, ha visto la sua programmazione avviata interamente durante il nostro governo. Già il 23 giugno 2023, nel Ptfp 2023–2025 dell’Azienda ospedaliera di Perugia, era stato certificato il fabbisogno di nuovi infermieri, e il 2 luglio 2024, con nota regionale, veniva formalizzata la scelta dell’Azienda ospedaliera di Perugia come capofila della procedura. Con l’insediamento della nuova giunta regionale a dicembre scorso, il percorso già tracciato è stato semplicemente portato a compimento con la delibera del 27 marzo 2025 dell’Azienda ospedaliera di Perugia e la successiva pubblicazione del bando. A ulteriore conferma di questo percorso, la stessa Azienda ospedaliera di Perugia, con la delibera numero 474 del 12 aprile 2024, aveva adottato in via definitiva il Piano del fabbisogno di personale 2024–2026, che autorizza nuove assunzioni e stabilizzazioni di personale sanitario. Il Piano, approvato dalla Regione Umbria con Dgr numero 305 di aprile 2024, prevede per il triennio un consistente rafforzamento degli organici, tra cui 22 nuovi infermieri già nel 2024, oltre a 24 stabilizzazioni, più ulteriori reclutamenti di Oss, tecnici sanitari e altre figure professionali. Un atto che testimonia come le basi per le nuove assunzioni e per il concorso unificato fossero state poste proprio durante il governo del centrodestra e civici”. 

“Durante il quinquennio scorso – sottolineando i consiglieri di opposizione – la sanità umbra ha conosciuto un piano di assunzioni e stabilizzazioni senza precedenti, capace di rafforzare gli organici e restituire dignità a una categoria fondamentale per il buon funzionamento del sistema sanitario pubblico. La narrazione di Bori non è solo falsa, ma offensiva verso i tanti infermieri che hanno vinto regolarmente un concorso pubblico durante gli anni di governo del centrodestra e civici, e che ogni giorno garantiscono cure e assistenza ai cittadini umbri. I dati – concludono – certificano che abbiamo sempre difeso e valorizzato il servizio sanitario regionale, scegliendo di puntare sugli infermieri e sul personale sanitario come pilastro del diritto alla salute in Umbria”.