Sanità: riunito Osservatorio regionale sui tempi d’attesa

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Proietti: “Strumento fondamentale per la trasparenza e la comunicazione tra i cittadini e il sistema salute”

   

Si è tenuta presso la sede della Regione Umbria la prima riunione dell’Osservatorio regionale per i tempi d’attesa, istituito lo scorso 4 giugno con delibera di Giunta n. 532/2025. L’incontro ha visto la partecipazione di tutti i componenti dell’organismo, presieduto dalla Direttrice regionale Salute e Welfare Daniela Donetti.

   L’Osservatorio, fortemente voluto dall’amministrazione regionale guidata dalla Presidente Stefania Proietti, rappresenta un organismo di studio per la raccolta e l’analisi di dati sui tempi d’attesa e, al contempo, uno spazio di confronto e collaborazione tra esperti, addetti ai lavori e portatori di interesse del settore sanitario. Il lavoro dell’Osservatorio sarà reso pubblico così come i dati che afferiscono all’attività in un rapporto di piena trasparenza con i cittadini.

   “L’istituzione dell’Osservatorio rappresenta un passo fondamentale nel percorso di riorganizzazione e rafforzamento del nostro Sistema sanitario regionale – ha dichiarato la presidente Stefania Proietti. Questo strumento ci permetterà di affrontare con maggiore efficacia il problema delle liste d’attesa, garantendo trasparenza e comunicazione verso i cittadini. Il nostro obiettivo è riconquistare la fiducia degli umbri nella sanità pubblica attraverso una riorganizzazione complessiva dei servizi e l’implementazione di tutte le riforme necessarie”.

   Durante la prima riunione, tutti i partecipanti hanno espresso grande apprezzamento per l’istituzione dell’Osservatorio, da tempo richiesto soprattutto dalle organizzazioni sindacali. È emersa unanimemente la necessità di migliorare la comunicazione e innalzare il livello di trasparenza nei confronti dei cittadini, sia sulla sanità in generale che sul delicato tema delle liste d’attesa. Un punto centrale del dibattito è stato il contrasto alle liste d’attesa attraverso un approccio che agisca “sulla domanda” piuttosto che solo sull’offerta, aumentando l’appropriatezza prescrittiva e organizzativa mediante l’organizzazione delle reti cliniche di patologia e la definizione dei relativi Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PPDTA) per garantire la presa in carico dei pazienti.

   La direttrice Donetti ha illustrato le prossime azioni che l’Osservatorio metterà in campo: la definizione di una bozza di regolamento sul funzionamento dell’organismo, la programmazione di incontri bimestrali con ordini del giorno e obiettivi chiari, lo svolgimento delle riunioni in presenza per garantire massima efficacia, lo sviluppo di un metodo di lavoro che potrà prevedere gruppi di lavoro su temi specifici e il miglioramento della comunicazione e condivisione delle informazioni sui tempi d’attesa con cittadini, medici di base, specialisti e professionisti del Servizio sanitario regionale.

L’Osservatorio è composto dal Ruas regionale, dai Rua delle Aziende sanitarie, dai direttori sanitari aziendali, dal Dirigente del Servizio amministrativo e risorse umane del SSR, dai segretari regionali delle organizzazioni sindacali rappresentative del personale sanitario e della medicina convenzionata, dalle associazioni dei pensionati e dalle associazioni a tutela dei diritti dei cittadini. L’organismo opererà a titolo gratuito con la possibilità di coinvolgere soggetti esterni in relazione alle specifiche tematiche trattate. L’Osservatorio rappresenta inoltre uno degli stakeholder previsti nelle linee strategiche del Piano Sanitario Sociale Regionale (PSSR) attualmente in fase di elaborazione.

   Per comprendere al meglio gli elementi su cui l’Osservatorio deve lavorare ecco una serie di dati: da dicembre 2024-aprile 2025 ci sono state 36.328 prenotazioni in più rispetto allo stesso periodo di riferimento, e cioè dicembre 2023-aprile 2024. Nel 2025 sono state ampliate le disponibilità per recuperare le prestazioni degli anni 2024 e precedenti, al 1° gennaio 2025, pari a 71.237, mentre al 1° gennaio 2024 le prestazioni residuali rispetto agli anni precedenti erano pari a 45.931; ovvero al 1° gennaio 2025 si registravano 25.306 prestazioni residuali in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

   Da sottolineare che ad aprile del 2024 sono state assegnate alle aziende sanitarie risorse pari allo 0,4 per cento, oltre 7 milioni, per acquistare dal privato accreditato convenzionato un numero di prestazioni pari a oltre 36mila. Quest’anno questi finanziamenti statali non sono stati ancora erogati perché la disponibilità finanziaria è all’esame del Governo. A questo si aggiunge l’alto incremento di richiesta di prenotazioni per un numero di prestazioni pari a 36.328. In conclusione, la domanda aggiuntiva di prestazioni nel 2025 rispetto al 2024, incide sul numero di PdT al 03/06/2025 pari a n. 87.557, al netto degli effetti positivi che si sarebbero potuti raggiungere con i fondi statali dello 0,4%.

   Alla luce di questi numeri, nonostante il grande sforzo del settore pubblico e in assenza del finanziamento di risorse statali oltre all’importante lavoro fatto dai professionisti che hanno aumentato la produttività del solo pubblico di oltre 26 mila prestazioni in più, si rileva comunque che l’incremento delle richieste di prenotazioni rispetto all’anno precedente di ben 36 mila incide sullo smaltimento delle liste, questo a sottolineare come il lavoro dell’Osservatorio sarà importante per quell’attività di qualità che incide positivamente sull’appropriatezza prescrittiva e sulla necessità di passare da una medicina prestazionale a una medicina che si prende in carico i pazienti nei percorsi dedicati nel rispetto del principio di prossimità nell’erogazione di prestazioni di primo livello