Inaugurato a Sangemini il nuovo invaso di Valleantica

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Foto Ansa
 

Inaugurato a Sangemini il nuovo invaso di Valleantica. La capacità è passata da 2.800 a 5.500 metri cubi di acqua

   

Inaugurato il nuovo invaso di Valleantica, nel comune di San Gemini, ristrutturato, ammodernato e potenziato dal Consorzio di bonifica Tevere-Nera grazie a un finanziamento del ministero dell’Agricoltura di un milione e 50 mila euro.
Alla cerimonia sono intervenuti anche la presidente della Regione, Donatella Tesei, e l’assessore regionale Enrico Melasecche.
La struttura, realizzata totalmente in cemento armato e grande 40 metri per 30, ha una capacità di immagazzinamento e stoccaggio di acqua passata da 2.800 a 5.500 metri cubi, prelevata direttamente dal fiume Nera, grazie alla stazione di pompaggio ‘Le Sore’, con una portata massima di 250 litri al secondo.

 Il consorzio ha lavorato anche al rifacimento di tutta la rete di distribuzione idrica, per poter far arrivare l’acqua dell’invaso direttamente agli impianti di irrigazione dei contribuenti della zona, garantendo loro sempre la disponibilità idrica.

“Quindi bene così” ha detto la presidente della Regione Donatella Tesei in occasione della cerimonia a San Gemini. “Bisogna prevenire le situazioni” ha ribadito. “È vero – ha ricordato ancora Tesei – che rispetto ad altre regioni abbiamo resistito e dimostrato di essere resilienti e di utilizzare bene le risorse che avevamo a disposizione. Però bisogna guardare al futuro e se vogliamo che la nostra agricoltura di eccellenza rimanga e anzi aumenti la propria crescita è necessario guardare avanti. Noi abbiamo i progetti – ha concluso Tesei -, oggi abbiamo le risorse. La Regione ha messo in campo risorse a sostegno di tutta l’economia in generale ma anche dell’agricoltura e ne metteremo in campo ancora molte altre. Questa è un’infrastruttura molto importante – ha detto – insieme all’altra che è nell’area, ma ci stiamo portando avanti su tutto il territorio regionale. Oggi l’agricoltura ha delle esigenze anche diverse perché ci sono delle stagioni molto siccitose. Il riuso dell’acqua può essere necessario, in ogni caso qui c’è tutto un meccanismo tecnologico che ne consente l’utilizzo in modo molto consapevole, giusto, adeguato e nei momenti in cui occorre. Quindi è un grande supporto all’agricoltura di questa area e di tutti gli agricoltori che oggi stanno intraprendendo un percorso di innovazione anche tecnologica”.