Usl Umbria 1: tra gestione dell’emergenza Covid e festività natalizie

635

Usl Umbria 1: tra gestione dell’emergenza Covid e festività natalizie. Interessati gli ospedali di Gubbio-Gualdo Tadino e Media Valle del Tevere 

   

 

In risposta alle notizie diffuse negli ultimi giorni, in merito all’organizzazione del reparto Covid, la direzione del presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino, precisa che la gestione dei ricoveri e dei percorsi avviene garantendo la massima tutela dei lavoratori e dei pazienti non-Covid.  In particolare si fa presente che la zona riservata ai pazienti Covid è collocata in un’area della Medicina completamente separata dal resto della struttura assistenziale, dove sono presenti un’infermeria dedicata, armadi per i farmaci specifici e locali per la biancheria sporca e i rifiuti.

Il personale, che è completamente dedicato e non opera mai contemporaneamente nelle due zone, accedecon adeguati dispositivi di protezione individuale, nel rispetto delle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Istituto Superiore di Sanità. La separazione tra le due aree, inoltre, è garantita attraverso una gestione di flussi di aria che non permette la fuoriuscita dalla zona Covid verso la zona non Covid.

Anche l’ingresso dei pazienti ricoverati nell’area Covid segue due tipologie di percorso. Quelli che vengono trasferiti da un altro ospedale, infatti, raggiungono l’area di ricovero attraverso ascensori dedicati seguendo un percorso delimitato e riservato. Chi arriva dal Pronto soccorso, invece, attraversa zone di servizio non aperte al pubblico, gestite in modo che  non vi sia alcuna interferenza tra gli operatori eventualmente presenti ed il passaggio del paziente positivo. E’ previsto il completo isolamento del paziente attraverso la protezione delle vie respiratorie e delle mucose e un avviso agli operatori di non transitare in quell’area. Subito dopo il passaggio avviene la sanificazione dell’area secondo le metodologie previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Istituto Superiore di Sanità.

Un momento speciale, invece, per fare gli auguri ai pazienti ricoverati, alle loro famiglie e agli operatori sanitari. È stato questo il senso del concerto di Natale che la direzione medica di presidio ha organizzato il 22 dicembre all’ospedale Media Valle del Tevere di Pantalla per essere trasmesso in streaming sui televisori delle camere di degenza oltre che in diretta Facebook. Ad allietare il pomeriggio sono stati il dottor Giovanni Ciao e sua figlia Giulia, entrambi appassionati di lirica, che hanno eseguito brani natalizi.

Al concerto era presente Teresa Tedesco, responsabile del presidio, che ha portato i saluti e gli auguri della direzione della Usl Umbria 1 ed era collegato il direttore regionale alla Sanità Claudio Dario.

“Ci troviamo a vivere un tempo inatteso e complesso in cui stiamo affrontando difficoltà organizzative  e percorsi di cura complessi. Anche da un punto di vista emotivo – ha detto Teresa Tedesco –  questo momento ci sta mettendo alla prova, costringendoci a mantenere una distanza fisica per proteggerci. Però vivendo nel tempo dei social e delle tecnologie digitali, che ci consentono di essere vicini per scambiarci gli auguri, siamo riusciti a vivere anche questo piccolo momento di serenità, grazie al dottor Giovanni Ciao, direttore medico nefrologo della Usl Umbria 1, e a sua figlia Giulia, che da anni coltivano  la passione per la musica lirica”.

“Ritengo – ha aggiunto il direttore regionale alla sanità Claudio Dario – che ci siano grandi assonanze tra la musica e la sanità. La musica e la salute, infatti, sono entrambe armonia. Il regalo di questo momento di felicità, partecipazione e armonia da parte del dottor Giovanni Ciao e di sua figlia Giulia ha fatto bene sia a me, che sono in isolamento fiduciario, che a tutti coloro che, in ospedale e fuori, stanno vivendo momenti di difficoltà e solitudine.  La solitudine spesso è associata al silenzio e alla distanza e la musica colma questi spazi. Auguro a tutti un buon Natale e un sereno anno nuovo. Un anno in cui, finalmente, le vaccinazioni contro il Covid ci potranno far vivere momenti migliori, grazie all’impegno. E alla maggiore consapevolezza dei sanitari e dei cittadini”.