Terremoto. Cecchini: “Misure eccezionali per il rilancio dell’agricoltura e della zootecnia”

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Terremoto, pronti altri 52 milioni per l'agricoltura
   

“Avere risorse dedicate a disposizione alle imprese agricole e zootecniche per ripartire dopo il sisma costituisce uno degli aspetti qualificanti del decreto terremoto varato dal Consiglio dei ministri”: lo ha detto l’assessore all’agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, commentando con soddisfazione le misure a favore del settore contenute nel provvedimento. “Il Governo – ha aggiunto l’assessore – ha accolto le richieste avanzate dalle Regioni per aiutare la ricostruzione ed il rilancio delle attività agricole ed agroalimentari che sono un asse portante dell’economia dei territori colpiti, ad alta vocazione rurale, e fanno parte della identità stessa di queste aree. Il pacchetto di misure contenute nel decreto e rese note dal ‘Mipaaf’ – ha ricordato Cecchini – prevede un vero e proprio piano strategico di rilancio, con risorse per 220 milioni di euro a carico dello Stato, finalizzate anche alla promozione e commercializzazione dei prodotti, che saranno messe a disposizione attraverso il totale finanziamento nazionale dei Piani di sviluppo rurale per gli anni 2016, 2017 e 2018. L’assunzione da parte del Ministero della quota regionale di cofinanziamento del Psr nel triennio – ha sottolineato l’assessore – è una misura di straordinaria importanza che per l’Umbria si traduce in circa 72 milioni di euro di risorse. Una cifra decisamente consistente che ci mette nelle condizioni di poter operare efficacemente per la ripresa e lo sviluppo dell’attività agricola e zootecnica nei territori colpiti. Già nei prossimi giorni si inizierà a lavorare, con il coinvolgimento dei diversi soggetti interessati e la convocazione del ‘tavolo verde’, per dare attuazione alle indicazioni del governo nell’ambito di progetti ed azioni a valenza multiregionale. Ma il decreto – ha ricordato Cecchini – prevede anche ulteriori misure per il sostegno e rilancio del settore agricolo e agroalimentare. Tra queste l’indennizzo, fino al 100%, dei costi per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili ad uso produttivo agricolo, distrutti o danneggiati, comprese le abitazioni degli agricoltori. Così come verranno indennizzati – ha proseguito – i gravi danni a scorte e beni mobili strumentali delle attività produttive agricole. A ciò si aggiunge uno stanziamento di 35 milioni di euro per il 2016 in favore delle quattro regioni colpite, Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche, per la concessione di agevolazioni, nella forma del contributo in conto interessi, alle imprese danneggiate dal sisma, mentre vengono confermate le deroghe concesse con ordinanza di Protezione civile che sono prorogate fino al 31 dicembre 2018, relativamente alla sospensione dei pagamenti dei mutui, del credito agrario e di contributi di bonifica a carico delle imprese agricole. Inoltre il mancato adempimento degli obblighi previsti dalla normativa sui PSR, comprese le norme agroambientali, non comporta per il 2016 il decadimento dall’aiuto europeo. Previste deroghe alle normative vigenti in tema di movimentazione e ricovero del bestiame e la possibilità per gli allevatori di chiedere il differimento di 120 giorni degli obblighi in materia di aggiornamento della banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica. E’ anche previsto – ha concluso l’assessore – un fondo da 1 milione di euro, gestito tramite Ismea, per favorire il credito a favore delle aziende agricole dei territori colpiti, azzerando il costo della garanzia primaria”.