‘Suoni Controvento’ si allarga a nuovi borghi umbri

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‘Suoni Controvento’ si allarga a nuovi borghi umbri. Presentata la quarta edizione del festival estivo di arti performative di caratura nazionale, che quest’anno toccherà tra le altre anche Gualdo Tadino, Norcia e Assisi

   

Quarta edizione per Suoni Controvento, festival estivo di arti performative di caratura nazionale, promosso dall’Associazione Umbra della Canzone e della Musica d’Autore, in scena in luoghi suggestivi e caratteristici del cuore verde d’Italia. Se lo scorso anno SCV ha toccato i borghi di Fossato di Vico, Sigillo e Costacciaro e il parco del Monte Cucco, quest’anno gli appuntamenti coinvolgeranno anche Gualdo Tadino, Norcia e la città di Assisi, nonché Montefalco e Torgiano con due incursioni musicali. In questi scenari naturali, scelti appositamente per valorizzare il territorio umbro in tutto il suo splendore, dal primo agosto al 6 settembre, a prendere il via sarà un connubio di musica, letteratura e arte che si svilupperà in diverse forme di attività culturali, sempre in linea con l’idea centrale del festival, ovvero l’immagine di un “pubblico in movimento-teatri naturali”. Come di consueto, in linea con lo spirito di condivisione che contraddistingue l’Associazione, anche in questo 2020 si conferma il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e non mancheranno le collaborazioni con i comuni dei borghi che aderiscono e sostengono il progetto e con alcune delle realtà più prestigiose del territorio, l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci, il Conservatorio di Musica Francesco Morlacchi, l’Università degli Studi di Perugia e le Associazioni delle guide appenniniche della fascia appennina umbro-marchigiana La Tra Montana e L’Olivo e la Ginestra, che accompagneranno i fruitori nelle escursioni, fornendo di volta in volta informazioni sui siti attraversati e sulle curiosità legate al territorio.

Seguendo le linee guida governative, inerenti il periodo post pandemia da Covid 19, l’organizzazione quest’anno riporta sul sito una serie di norme alle quali i fruitori dovranno attenersi (http://suonicontrovento.com/modalitaccesso)  per l’accesso e la partecipazione di ogni evento inserito in programma. Il mancato rispetto di qualsiasi punto del regolamento e, in particolar modo qualsiasi azione la cui conseguenza sia l’impossibilità di rispettare il distanziamento interpersonale previsto, implicherà l’impossibilità a partecipare allo spettacolo o l’allontanamento dal luogo di spettacolo.

La presentazione della kermesse si è tenuta stamani (14 luglio) a palazzo Donini a Perugia alla presenza di Donatella Tesei (presidente Giunta Regione Umbria), Roberto Morroni (assessore alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale della regione Umbria), Daniele Moretti (Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia), Giuliana Falaschi (Presidente del Gal Alta Umbria), Lucia Fiumi (Presidente AUCMA), Gianluca Liberali (direttore artistico AUCMA), i Sindaci e i rappresentanti istituzionali dei Comuni e degli Enti che aderiscono e sostengono il festival.

Ad aprire gli interventi è stata Donatella Tesei che ha sottolineato come un festival quale “Suoni Controvento” rappresenti in pieno l’idea che l’Umbria è pronta ad aprire in piena sicurezza:

“Ho subito creduto in questo progetto, soprattutto in una fase tanto delicata per la nostra regione. Abbiamo avuto gli stimoli giusti per pensare di riaprire bene portando avantiproponimenti culturali come “Suoni Controvento”. Sono infatti questi i format che fanno la differenza per la nostra Umbria, piccola ma fulcro di tante attività. Cultura, turismo e paesaggio fanno parte di un sistema di azioni per il nostro rilancio anche turistico. Ed il fatto che ci sia anche Norcia quest’anno dà un ulteriore valore simbolico al tutto”.

Lucia Fiumi, ringraziando tutte le istituzioni e i partner che hanno sostenuto il progetto di quest’anno, in particolare la presidente Tesei

“che ci ha appoggiati per questo che è un evento simbolo per la ripartenza anche turistica della regione”, ha detto: “Pensavamo di stare a casa quest’anno e invece, oltre ai borghi del Monte Cucco, siamo riusciti a coinvolgere nuove location, arrivando anche ad avere la partecipazione di artisti importanti. Per quanto riguarda la sicurezza, il protocollo che utilizzeremo è quello di Assomusica a cui siamo associati, dagli eventi più grandi a quelli più piccoli, perché è un protocollo sicuro. Quello che facciamo comporta un grande sforzo, anche economico, ma non ci rinunciamo”.

“Abbiamo pensato che il nostro festival si sarebbe potuto allargare anche in altri spazi aperti e sicuri – ha asserito Gianluca Liberaliin ulteriori ambienti naturali e suggestivi della regione. Ed anche le produzioni degli artisti più “leggere” e ridotte causa covid ci hanno consentito di tenere comunque un format molto alto dal punto di vista della qualità”.

Roberto Morroni ha definito Suoni Controvento

“un evento di punta del panorama culturale della regione” perché, ha aggiunto, “il connubio con l’ambiente è uno degli aspetti identitari della nostra regione”. “Dietro ad un problema a volte ci sono delle opportunità: è il caso di questo festival e del programma messo in piedi quest’anno perché quando c’è il giusto carburante gli ostacoli si superano. L’Umbria guarda al futuro anche con la sostenibilità ed eventi così lo certificano”.

“Il Gal sostiene il festival anche per l’interesse che desta nei comuni che vengono toccati – ha detto Giuliana FalaschiAnche quest’anno ci saranno luoghi e proposte uniche nel rispetto della natura. “Suoni Controvento” è uno dei pochi festival rimasti in piedi della vecchia programmazione e, anzi, rilanciato con l’aggiunta di Norcia e Assisi”.

Daniele Moretti ha poi fatto un grande in bocca al lupo per un evento “che si è conquistato la conferma per il sostegno della Fondazione”.

Sindaci e rappresentanti delle istituzioni di tutti i comuni coinvolti si sono detti felici di farne parte, sottolineando apprezzamento per l’evento, per il suo allargamento che va oltre l’area del Monte Cucco e anche perché arriva in un momento difficile ma di ripartenza come questo. I vari territori dell’Umbria lavorando in sinergia possono rinascere.