Si va verso il nuovo Ente di Area Vasta

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Facendo seguito al percorso avviato nelle scorse settimane, con delibera n. 201 del 9 settembre il Presidente Nando Mismetti ha approvato la proposta definitiva di riorganizzazione della Provincia di Perugia, che viene in tal modo a configurarsi sempre più come il Nuovo Ente di Area Vasta, così come disposto dalla Legge 56/’14 (riforma Delrio). È sostanzialmente confermato il modello organizzativo già preadottato con la delibera n. 183 del 7 agosto, con alcune modifiche che il Presidente ha ritenuto di dover adottare in seguito alle osservazioni pervenute e ad ulteriori valutazioni effettuate d’ufficio, con l’obiettivo di garantire una maggiore funzionalità ed efficienza dei servizi dell’Ente. È pertanto confermata l’articolazione della Provincia in tre grandi Aree di intervento: il Settore Amministrativo Area Vasta, che ricomprende il Servizio Stazione Appaltante e Affari Generali (3 uffici), il Servizio Innovazione Sistema Informativo e Sviluppo Ente Area Vasta (4 uffici) ed il Servizio Sviluppo Risorse Umane (3 uffici); l’Area Viabilità e Trasporti, che ricomprende il Servizio Progettazione Viaria (2 uffici), il Servizio Gestione Viabilità provinciale (6 uffici) ed il Servizio Mobilità e Trasporti (2 uffici); l’Area Edilizia Ambiente e Territorio, che ricomprende il Servizio Patrimonio (2 uffici), il Servizio Edilizia scolastica e Progettazione Edilizia (3 uffici), il Servizio PTCP Ambiente e Territorio (2 uffici) ed il Servizio Vigilanza e Controlli ambientali (2 uffici). Le due Aree tecniche vengono, inoltre, potenziate con un ufficio amministrativo, che si occuperà anche della programmazione e del monitoraggio delle opere, posto direttamente alle dipendenze del Direttore d’Area. Viene rafforzato rispetto alla precedente ipotesi il Servizio Gestione Finanziaria, che resta posto in posizione di autonomia rispetto alle altre Aree e che si articolerà in quattro uffici: bilancio, entrate e contenzioso, controllo spese ed investimenti, economato provveditorato e partecipate. Confermata anche la posizione di autonomia funzionale riconosciuta all’Avvocatura dell’Ente, che viene posta direttamente alle dipendenze della Direzione Generale. Tra le novità, il ruolo specifico che viene riconosciuto al Lago Trasimeno, le cui attività amministrative e tecniche verranno coordinate direttamente dal Direttore Generale; viene, invece, confermato che le funzioni amministrative di cui alla legge regionale n. 10/2015, relative al Lago Trasimeno ed alle risorse idriche, verranno gestite da un apposito ufficio a seguito del conferimento della Regione Umbria, come stabilito anche nel modello preadottato. Complessivamente, pertanto, la nuova Provincia sarà organizzata con una Direzione Generale, 3 Aree tematiche (Settore amministrativo e Area Vasta, Viabilità e Trasporti, Edilizia Ambiente e Territorio), 11 Servizi e 34 uffici (cui dovranno sommarsi 4 uffici a seguito dei conferimenti della Regione). Per quanto riguarda l’attuazione della nuova struttura organizzativa dell’Ente, il Presidente ha ritenuto di dover aderire alla richiesta di parte sindacale di procedere al nuovo modello organizzativo contestualmente al percorso impostato con la Regione Umbria con la firma del Protocollo d’Intesa del 20/07/2015 e con la DGR n.918 del 27/07/2015, e quindi di andare a regime al termine del processo di riordino delle funzioni e di riallocazione del personale. Unitamente alla definizione della nuova organizzazione della Provincia, il Presidente Mismetti ha provveduto, con delibera n. 202/’15, anche alla definizione del nuovo Disciplinare sulla Reperibilità, nel quale sono stati definiti i relativi criteri e le modalità di esercizio, con una significativa razionalizzazione degli istituti contrattuali, limitandone le aree di pronto intervento ai soli servizi essenziali e, a regime, alle sole materie di cui alla Legge 56/’14 e alla Legge regionale 10/’15, ed escludendo la reperibilità per il personale amministrativo (i lavoratori inseriti nei servizi di pronta reperibilità devono essere inquadrati in profili professionali idonei alla realizzazione degli interventi) e per ogni attività cui l’Ente può provvedere tramite la programmazione dei servizi, anche mediante forme di flessibilità nell’articolazione dell’orario di lavoro.