Riflessioni del Presidente Luciano Bacchetta sull’8 marzo condizionato dal Covid 19

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Riflessioni del Presidente Luciano Bacchetta sull’8 marzo condizionato dal Covid 19. Le donne stanno pagando il più alto tributo alla pandemia. Dal welfare deve partire una risposta alle disuguaglianze”

   

Un anno fa il Covid 19 rivelò la fragilità di un mondo che si sentiva invincibile. Pensammo che, sacrificando per qualche mese le nostre abitudini, avremmo potuto tornare alla normalità in breve tempo. Non era vero. Non è vero. Migliaia e migliaia di morti, corsie di ospedale al collasso, il virus che varia fanno capire che siamo ancora in piena pandemia. La speranza è nei vaccini che a tempo di record sono stati realizzati e che dobbiamo garantire alla popolazione in tempi brevi. L’emergenza sanitaria ha acuito le disuguaglianze ponendo a tutti noi l’obbligo di adoperarci per un mondo più giusto. Nonostante quindi il quadro prospettato non invita a festeggiare, celebrare l’8 marzo è un doveroso tributo alle donne che in ogni angolo del pianeta portano il carico maggiore di questo dramma sia in termini di perdita di posti di lavoro che di impegno profuso all’interno delle famiglie. Per non parlare della piaga dei femminicidi e delle violenze domestiche che subiscono costantemente.

La chiusura delle scuole rappresenta inoltre una dolorosa pagina legata all’emergenza sanitaria che preoccupa l’intera comunità e pone l’esigenza di trovare rapidamente una soluzione considerato anche che il fardello di seguire le lezioni da remoto accanto ai ragazzi ricade anche in questo caso prevalentemente sulle donne.

Chi come me ha responsabilità all’interno delle Istituzioni sia come Presidente della Provincia che come Sindaco sente tutto il peso di un momento difficile come mai si sarebbe potuto immaginare.

Se infatti da un lato dobbiamo adoperarci per arginare al massimo l’espandersi dell’epidemia, dall’altro guardiamo con apprensione l’aspetto economico delle nostre comunità.

Riprendendo una parte dell’intervento del Presidente del Consiglio Mario Draghi alle Camere “una società dove è negato alle donne il diritto di lavorare è una società più povera”. E’ da un welfare che assista e sostenga le madri-lavoratrici che può nascere una società più florida e la realizzazione professionale di tante donne che hanno un enorme potenziale per essere di ausilio e sostegno al tessuto economico e sociale del nostro Paese.

L’auspicio è che da un governo che vede unite tutte le forze politiche del Paese possa nasce una stagione di rinascita con la definitiva sconfitta del Covid-19 e quella ripresa economica e sociale a cui gli italiani anelano e di cui hanno diritto.

Invito i cittadini a partecipare alle numerose iniziative che i Comuni hanno organizzato per celebrare degnamente la Giornata Internazionale della Donna e che ringrazio per la sensibilità e l’impegno dimostrati.